Essere più che avere, la fuga dei Millennial dal mattone

I giovani preferiscono non "legarsi" a una casa di proprietà o una macchina di lusso. Come cambia l'economia

Essere più che avere, fare più che possedere. È la nuova filosofia dei Millennial, in fuga dai beni di lusso, amanti della sharing economy e soprattutto disaffezionati al mattone.

Il 66% dei giovani nati tra il 1980 e il 1995 preferisce infatti pagare un affitto piuttosto che investire in un appartamento, rivela un sondaggio Doxa per Idealista. Anche se, c’è da dirlo, solo il 44% dei Millennial è uscito di casa nel 2016. C’entra la crisi, ma anche l’offerta e il desiderio di esperienze più appaganti, così come la voglia di non avere legami. L’88% degli italiani, infatti, secondo una ricerca Adp, sarebbe pronto ad andare a lavorare all’estero, e uno su tre sogna la Germania come meta. Numeri d’altri tempi.

Debiti? No, grazie allora. Anche perché la precarietà non dà garanzie sul futuro tali da impegnarsi per un orizzonte di 30 o 40 anni. Meglio concedersi un bel viaggio, una cena stellata o una discesa in parapendio. Si afferma così una nuova economia di consumo, più veloce e meno attenta al futuro (così come alla famiglia). La precarietà è diventata uno status symbol.

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