Decreto sviluppo all’esame del governo, le novità

Il testo sul tavolo del Consiglio dei ministri che dovrà definire le norme, incentrate perlopiù su start-up e agenda digitale, e trovare la copertura finanziaria necessaria

Con qualche giorno di ritardo sulla tabella di marcia del ministro dello Sviluppo economico, Corrado Passera, il decreto sviluppo arriva sul tavolo del Consiglio dei ministri. Il testo, al momento formato da 58 articoli, sarà esaminato il prossimo 4 ottobre. Il problema da risolvere nelle prossime ore è quello della copertura finanziaria. Secondo gli ultimi calcoli il decreto avrebbe bisogno di una copertura di circa 300 milioni di euro (ne mobiliterebbe 2,5 miliardi). Come previsto, un occhio di riguardo sarà rivolto alle start-up e all’agenda digitale, ma dovrebbero essere in programma anche defiscalizzazioni sul fronte delle infrastrutture. Ecco, in una sintesi realizzata dall’Ansa, le principali misure previste.

DETRAZIONI IRPEF PER INVESTIMENTI IN START UP: la detrazione per il 2013, 2014 e 2015 è pari al 19% della somma investita. In caso di assegnazione agli amministratori o ai dipendenti di azioni, quote, titoli, diritti o opzioni, il reddito derivante non concorrerà alla formazione del reddito imponibile. L’iscrizione la registro delle imprese sarà semplificata e sarà gratuito l’intervento del Fondo di garanzia, anche se è scomparsa la dotazione di 50 milioni inizialmente prevista. Previste anche deroghe al diritto societario sugli obblighi di ricapitalizzazione.CREDITO DI IMPOSTA IRES-IRAP PER LE INFRASTRUTTURE: il limite massimo sarà pari al 50% del costo dell’investimento. La norma serve a favorire la realizzazione di nuove infrastrutture, di importo superiore ai 500 milioni, mediante l’utilizzazione dei contratti di partenariato pubblico-privato.RINVIO BANCOMAT A 2014: dal primo gennaio 2014 è previsto l’obbligo per commercianti e professionisti di accettare pagamenti elettronici. La decisione sul limite all’utilizzo dei contanti, precedentemente posto a 50 euro, è rimandata a «uno o più decreti del ministero dello Sviluppo economico di concerto con il ministero dell’Economia».ADDIO RINNOVO TACITO RC AUTO: «Il contratto di assicurazione obbligatoria della responsabilità civile derivante dalla circolazione dei veicoli a motore e dei natanti – si legge nel dl – non può essere stipulato per una durata superiore all’anno e non può essere tacitamente rinnovato». Il testo prevede inoltre la creazione presso il nuovo Isvap, l’Istituto per la vigilanza sulle assicurazioni private e di interesse collettivo (IVASS) di una centrale antifrode.DOCUMENTO DIGITALE UNIFICATO: carta d’identità e tessera sanitaria saranno nello stesso documento. I cittadini potranno inoltre indicare un indirizzo di posta elettronica certificata per comunicare con la pubblica amministrazione. Arriva la posta certificata anche per le imprese individuali. FASCICOLO ELETTRONICO ALL’UNIVERSITÀ: dall’anno accademico 2013-14 arriva il fascicolo elettronico dello studente, con tutti i documenti della sua carriera accademica. Il fascicolo è valido su tutto il territorio nazionale e all’estero.LIBRI SCOLASTICI: dal 2014-15 saranno scaricabili direttamente dal web, come alternativa ai cartacei. Arriva inoltre per i ragazzi delle piccole isole e comunità montane la possibilità di seguire le lezioni su internet. FASCICOLO SANITARIO E RICETTA ELETTRONICI: la storia dei pazienti sarà raccolta in un unico fascicolo elettronico. E anche la cartella clinica diventerà digitale. Addio al foglietto rosso: le ricette e le prescrizioni mediche saranno solo elettroniche e valide a livello nazionale.AZZERARE DIGITAL DIVIDE: arriva il sistema informativo nazionale delle infrastrutture del sottosuolo per favorire lo sviluppo delle nuove reti tlc. Cambiano le regole sulle ‘servitù per favorire la diffusione delle nuove infrastrutture. Sarà più difficile opporsi all’accesso degli operatori nei palazzi e nei condomini.PROROGA PER IL SULCIS: lo spostamento da fine 2012 a fine 2013 del termine della gara per la concessione integrata del progetto Sulcis, spiega il decreto, è necessaria per garantire il tempo indispensabile per la conclusione dell’esame da parte della Commissione europea della compatibilità dell’aiuto di Stato previsto.

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