Debito pubblico: lo Stato tre volte peggio degli enti locali

Lo rivela la Cgia che chiede una riflessione sulla spending review: il debito centrale è 257 miliardi contro gli 81 delle amministrazioni locali

Lo Stato ha tre volte i debiti degli enti locali. A dirlo è la Cgia che dal suo centro studi rende note le cifre del rosso italiano: 257,8 miliardi di euro per l’amministrazione centrale, 81,6 di competenza di Regioni e amministrazioni locali. Il debito in capo agli enti previdenziali, invece, è di 184 milioni di euro.

Gli enti territoriali meno indebitati sono le Province in via di soppressione: il buco era di 5,4 miliardi di euro (pari al 1,6% del debito totale al netto dei titoli pubblici). Seguono gli altri enti (Asl, Università, Comunità montane e Camere di commercio),con14,5 miliardi di euro (4,3% del totale). Infine le Regioni con 23,4 miliardi di euro (6,9% del totale), grazie anche all’impennata delle tassazione autonoma. Pesante il rosso dei Comuni che ha raggiunto i 38,2 miliardi di euro (11,3% del totale) .

«Se escludiamo la spesa per gli interessi e quella previdenziale», dice il segretario della Cgia, Giuseppe Bortolussi. «oltre il 57 per cento delle uscite totali è riconducibile alle amministrazioni locali. Ebbene, nonostante queste ultime debbano farsi carico di ben oltre la metà della spesa pubblica, presentano un livello di indebitamento nettamente inferiore a quello dello Stato centrale. In vista della definizione dei tagli alle uscite con la cosiddetta spending review crediamo sia importante che il commissario cottarelli tenga in considerazione anche questi dati».

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