Dall’Eurogruppo il via libera allo scudo

La riunione dei ministri delle finanze dell’eurozona avrebbe ratificato l’accordo anti-spread del summit Ue dello scorso 29 giugno. Esteso il mandato di Junker

Una conclusione che per l’Italia sa di vittoria. Nonostante i timori della vigilia, l’Eurogruppo ha confermato il «il forte impegno per la stabilità finanziaria» dell’area euro. Praticamente ratificata la creazione di quello scudo anti-spread, tanto voluto dall’Italia e dal suo premier Mario Monti, così come deciso al super vertice europeo dello scorso 29 giugno.

La conferma è arrivata questa mattina (o meglio a notte fonda) quando, dopo nove ore di discussioni, è terminata la riunione dei ministri delle Finanze dell’eurozona (presente anche Monti in qualità di ministro del Tesoro).

«Noi riaffermiamo il nostro forte impegno a fare quanto è necessario per assicurare la stabilità finanziaria dell’area euro in particolare attraverso un uso efficiente e flessibile degli strumenti Efsf/Esm per i Paesi membri che rispettano le raccomandazioni specifiche per Paese» recita la nota diffusa al termine del vertice. L’Eurogruppo, si legge ancora, accoglie con favore «l’intenzione della Commissione di presentare a settembre delle proposte, sulla base dell’articolo 127 dei Trattati, per un meccanismo unico di supervisione (bancaria) che coinvolga la Bce: ci aspettiamo che il Consiglio consideri queste proposte con urgenza entro la fine dell’anno». Firmato un accordo tecnico, in base al quale l’Efsf potrà condurre operazioni di mercato in modo efficiente grazie agli strumenti della Banca centrale europea, e presto e un accordo simile sarà siglato anche con l’Esm.

Stanotte è arrivato anche l’accordo sull’estensione del mandato di Jean-Claude Juncker a presidente dell’Eurogruppo (è in carica dal 2005).

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