Cina-Italia: un’intesa da 42 miliardi di euro

Il commercio bilaterale fra le due economie è in costante crescita. Nel 2017 il nostro export è aumentato del 22,2% rispetto al 2016

In attesa della visita in Italia del presidente cinese Xi Jinping, programmata fra pochi giorni, e del probabile accordo riguardante la Via della Seta, la Cina snocciola una serie di numeri che testimoniano i suoi ottimi rapporti con il nostro Paese. Nel 2017 il commercio bilaterale fra le due potenze ha generato un business pari a 42 miliardi di euro, il 9,2% in più rispetto all’anno precedente. L’interscambio è stato particolarmente vantaggioso per noi: le nostre esportazioni sono salite a quota 13,5 miliardi di euro, facendo segnare un + 22,2% sul 2016; anche le importazioni sono aumentate, ma solo del 4%, raggiungendo i 28,4 miliardi di euro. Il risultato? Il nostro deficit commerciale è sceso a 14,9 miliardi di euro, ossia a -1,37 miliardi di euro sul 2016.Del resto, due anni fa le due economie hanno firmato accordi per un valore complessivo di cinque miliardi di euro e da tempo cooperano in tutti i loro settori più importanti, come aerospazio, agro-alimentare, cantieristica, energia e finanza.

Gli scambi fra Cina e Italia sembrano destinati a continuare

Fra l’altro, la situazione non sembra destinata a cambiare molto, nonostante l’economia cinese stia attraversando una fase di contrazione, tanto che la crescita prevista quest’anno è compresa tra il 6% e il 6,5%, il livello più basso dal 1990, e nonostante gli investimenti cinesi in Europa e in Italia siano sensibilmente diminuiti dal 2016 a oggi. Stando agli ultimi dati diffusi dall’agenzia Ice di Pechino sui calcoli effettuati dall’amministrazione generale delle dogane cinesi relativi a gennaio scorso, infatti, l’export italiano verso la Cina è cresciuto dell’8,04% rispetto al gennaio 2018, mentre l’import è aumentato del 9,44%. Tanto basta per spingere Pechino a definire il rapporto con la nostra Penisola in “solida crescita”.

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