E voi sapete cos’è la Cassa depositi e prestiti?

Gestisce 260 miliardi di euro di raccolta postale e ha un attivo di 425 miliardi di euro, grazie a partecipazioni in società e fondi di investimento

Cassa depositi e prestiti (Cdp) è un pilastro dell’economia italiana. Ma quanti di noi sanno esattamente di che cosa si tratta e come funziona? È una SpA controllata dal ministero dell’Economia e delle Finanze, nata nel 1850, che ha l’obiettivo di promuovere la crescita del Paese, gestire il risparmio postale e favorire la modernizzazione dell’economia. Al momento si occupa di 260 miliardi di euro di raccolta postale, ossia dei risparmi di 27 milioni di italiani. Ha un attivo di 425 miliardi di euro, grazie a partecipazioni nelle maggiori società italiane quotate in Borsa Italiana: detiene una quota del 71,64% di Fincantieri; del 25,76% di Eni; del 35% di Poste Italiane; del 29,85% di Terna; del 31,04% di Snam; del 26,04% di Italgas; del 12,55% di Saipem; del 21,49% di B.F.; del 16,86% di Trevi Finanziaria Industriale; del 9,891% di Telecom Italia. Inoltre, vanta partecipazioni anche in società non quotate, come Open Fiber, Saipem, B.F., Trevi Finanziaria Industriale, Simest, Fincantieri, Snam, Terna, Italgas.

Cassa depositi e prestiti partecipa a otto fondi di investimento

Cassa depositi e prestiti partecipa con il 68% anche al Fondo italiano d’investimento sgr, che gestisce otto fondi di investimento mobiliari chiusi e riservati a investitori qualificati. Complessivamente, stiamo parlando di asset under management target pari a circa 2,7 miliardi di euro. Si tratta dei fondi:-innovazione e sviluppo, per partecipazioni dirette nel capitale di piccole e medie imprese italiane, al fine di favorire i processi di aggregazione all’interno delle rispettive filiere produttive;-FII tech growth (FII TG), per partecipazioni dirette nel capitale di pmi tecnologiche italiane, così da sostenere i processi di crescita, innovazione e internazionalizzazione;-fondo di fondi (FII – FoF) e FoF PE 2, per investimenti in fondi italiani di private equity che condividano la politica di investimento e gli obiettivi dei fondi di fondi;- fondo italiano di investimento FII venture (FII Venture), fondo di fondi di venture capital (FoF VC) e FoF VC 3, per investimenti in fondi italiani di venture capital che condividano la politica d’investimento e gli obiettivi dei fondi di fondi;-fondo di fondi di private debt (FoF PD), per investimenti in fondi italiani di private debt;-nuovo fondo di private equity diretto, che dovrebbe essere lanciato nel 2020.

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