Sinochem risponde a Pirelli, Camfin e al vicepresidente esecutivo del gruppo Marco Tronchetti Provera, respingendo le accuse mosse dalla holding e si dice pronta a collaborare nell’interesse del leader nella produzione di pneumatici. “Confermiamo la nostra volontà di collaborarecon gli azionisti, il management di Pirelli e le autorità competenti per sostenere costantemente la crescita e lo sviluppo della società”, hanno dichiarato i cinesi.
Tuttavia hanno deciso di chiarire la propria posizione circa le motivazioni che avrebbero spinto Pirelli a fermare le trattative, specificando però che alcuni dettagli sulla “potenziale operazione proposta da Pirelli e le relative discussioni sono coperte da obblighi di riservatezza”. Nonostante ciò, “Pirelli ha comunque deciso di commentare pubblicamente la questione”, hanno aggiunto.
D’altro canto, Marco Polo International Italy ha spiegato che il rifiuto della proposta è arrivato perché “potenzialmente dannosa per Pirelli e, nel complesso, gravemente iniqua e squilibrata nei confronti di tutti gli azionisti di Pirelli (inclusa Mpi) ad eccezione di Camfin”.
Secondo Sinochem, le accuse di Pirelli sono “prive di fondamento”. Si dice preoccupata circa le parole contenute nel comunicato di Camfin e gli ipotetici conflitti di interesse che hanno un ruolo in entrambe le società.
Le parole delle due parti in causa
Pirelli ha contro risposto con una nota. Ha fatto sapere che “le proposte presentate a Sinochem al fine di superare i temi normativi negli Stati Uniti erano esclusivamente e ovviamente – a differenza di quanto affermato – nell’interesse della società e rispettose di quello di tutti gli azionisti”.
Non sarebbe arrivata “alcuna proposta alternativa presentata al management, ma una inviata esclusivamente al Golden Power che, nonostante Pirelli ne avesse fatto richiesta a Marco Polo, quest’ultima ha deciso di non condividere – si legge nella nota – Gli ottimi risultati conseguiti da Pirelli in questi anni, grazie alle strategie implementate dal suo management, hanno permesso di creare valore a beneficio di tutti gli azionisti, compresa la stessa Sinochem”.
Pirelli, in conclusione, si è detta disposta a valutare soluzioni proposte da Sinochem che possano permetterle di arrivare alla “piena compliance con le regole anche del mercato americano e continuerà a fare quanto in suo potere per tutelare lo sviluppo della società in un mercato strategico come quello degli Stati Uniti”.
© Riproduzione riservata