Aumentano i mancati pagamenti per le imprese italiane

Per un compenso l’attesa media è di 107 giorni, contro i 23 della Germania, ma le aziende rischiano anche di non vedere mai il denaro. Nel primo semestre 2012 aumenta del 32% il numero dei mancati pagamenti e del 4% il loro importo medio

Crescono i giorni di attesa per la riscossione dei crediti dal cliente e aumentano i mancati pagamenti. Sono infatti 107 i giorni che, in Italia, un’azienda deve in media aspettare affinché i clienti saldino i propri debiti, a discapito dei 23 giorni che occorrono in Germania, dei 43 in Polonia e dei 53 in Francia. Ma, nel bel Paese, l’accredito potrebbe anche non avvenire mai.Complice l’acutizzarsi della crisi economica e il conseguente peggioramento della posizione finanziaria delle imprese nazionali, nel primo semestre 2012 sul mercato interno si è registrata una crescita del 32% della frequenza (indicatore del numero dei mancati pagamenti) e del 4% della severità (l’importo medio dei mancati pagamenti) rispetto allo stesso periodo del 2011. È quanto emerso dal report di Euler Hermes Italia, società del gruppo Allianz che analizza trimestralmente le informazioni provenienti da oltre 450 mila aziende italiane.Segnali di deterioramento provengono anche dal mercato Export che, nonostante resti il principale sbocco per le imprese italiane, vede un aumento del numero degli impegni non onorati del 10%. A soffrire di più sono soprattutto i settori delle costruzioni, in crisi congiunturale da alcuni anni, e l’agroalimentare, comparto in sofferenza che sconta il calo dei consumi, e – a livello geografico – le regioni dell’Emilia Romagna e della Lombardia. In controtendenza, invece, il comparto moda che presenta indicatori in miglioramento.Il 2012 promette quindi un decremento del Pil pari all’1,8% e il trend negativo dell’economia italiana rende ancora difficile l’implementazione della Direttiva comunitaria che fissa a 60 giorni il termine di pagamento delle transazioni commerciali.

© Riproduzione riservata