Sono in corso diversi cambiamenti in casa Google: i suoi fondatori Larry Page e Sergey Brin saranno rispettivamente amministratore delegato e presidente della nuova holding che promette di migliorare l’assetto societario del colosso di Mountain View. La holding si chiamerà Alphabet, e raccoglierà le altre società del marchio; appena nata, comincia già tuttavia a creare qualche screzio.
LA HOLDING. Nella holding Alphabet farà da padrone Google, che resterà la società più grossa; tuttavia, Page sottolinea come anche l’ammiraglia risulterà «dimagrita», dato che i prodotti diversi da quelli legati a Internet entreranno a far parte di Alphabet in maniera indipendente. Alphabet Inc sostituirà in tutto e per tutto Google Inc; sarà la nuova holding a venire quotata in borsa, e le azioni di Google verranno riconvertite sotto la nuova insegna
IL CASO BMW. Non tutti sembrano però accogliere con piacere la notizia: ad osteggiare il nuovo gruppo finanziario è BMW. Perché? Perché il dominio Alphabet.com è di proprietà della casa automobilistica tedesca, che non sembra intenzionata a cederlo e, anzi, manifesta il suo fastidio per il “sopruso” operato da Mountain View.
DOMINIO CONTESO. Alphabet è infatti il nome che BMW ha scelto per nominare il ramo della casa che si occupa di mobilità aziendale. Niente a che fare con la sostanza della holding di Brin e Page, dunque; la questione si risolverà forse senza che vengano intraprese vie legali, dato che di fatto sono numerosissime le aziende che utilizzano la parola “alphabet” nel loro nome. I disagi più grandi li ha tuttavia subiti la tedesca, dato che il sito alphabet.com è stato scambiato per quello del gruppo di Mountain View e i server non hanno retto. Nel frattempo, in attesa di dirimere la questione, quelli di Google devono accontentarsi di un criptico abc.xyz.
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