Addio al Superbollo, Matteo Salvini: “No al solo elettrico dal 2035”

Addio al Superbollo, Matteo Salvini: “No al solo elettrico dal 2035”© Shutterstock

Il Superbollo verrà abolito gradualmente, così ha fatto sapere Matteo Salvini specificando anche che non verranno adottati provvedimenti che mettano in ginocchio un settore e un’industria che già dimostrano di essere in difficoltà.

“Aboliremo il Superbollo nel breve termine, ci stiamo lavorando e potrebbe arrivare anche prima della Legge di Bilancio – ha specificato il ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture – Il provvedimento sarà a step: procederemo per fasce innalzando il valore di potenza da cui si pagherà”.

No al Green Deal e al Superbollo

Inoltre, l’Italia non aderirà al Green Deal e al solo elettrico dopo il 2035, perché viene considerata “la morte economica, commerciale e industriale del nostro continente”, ha aggiunto Salvini. Inoltre, cambieranno anche “le norme che agevolano le auto elettriche in ambito aziendale penalizzando le altre perché non funzionano”.

Il Superbollo per Matteo Salvini è inutile e bisogna guardare maggiormente al mercato. Per la maggior parte dei consumatori non sarebbe realizzabile il progetto di passare all’elettrico fra cinque anni, smettendo di usare i veicoli Euro 5.

“Il Superbollo è una di quelle tasse che non aiutano nessuno e fanno solo male a un settore già in crisi per le follie dell’Europa”, ha detto il ministro riferendosi a una tassa che, dal 2011, è a carico di chi ha un’auto con potenza superiore a una determinata soglia.

Nello specifico, si pagano 20 euro per ogni chilowatt al di sopra della soglia di 185, che corrispondono a circa 251 cavalli. Si tratta di un limite basso, che chiamava in causa anche vetture non definibili supercar. Allo Stato entrano “circa 200 milioni di euro l’anno. Abbiamo le coperture per un’abolizione prima graduale poi definitiva”, ha spiegato Matteo Salvini.

Il nodo della decarbonizzazione

Matteo Salvini tocca anche il nodo cruciale della decarbonizzazione, affermando che “dopo tutti questi anni la CO2 nel mondo non è calata: nel 2023 abbiamo prodotto 37,4 miliardi di tonnellate di CO2. Il massimo storico”. Inoltre ha posto l’accento sul fatto che, “se in Europa le emissioni sono state tagliate di 200 milioni, in Cina e India sono aumentate di 690 milioni”. 

Infine, il nostro continente contribuisce per il 7% alla CO2 di tutto il mondo e “in Italia ci sono persone e partiti anti-auto: vogliono togliere i veicoli dalle strade, ma è una stupidaggine: è un’industria fondamentale per il Paese”, ha concluso Matteo Salvini.

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