Accordo Campari-Bluegem: la famiglia Garavoglia pronta a entrare con il 20%

Accordo Campari-Bluegem: la famiglia Garavoglia pronta a entrare con il 20%© Shutterstock

È in discussione un possibile accordo Campari-Bluegem: la famiglia Garavoglia, azionista di maggioranza del noto marchio di beverage, potrebbe acquisire una partecipazione di minoranza significativa nella società di private equity, leader nel settore di beni di consumo.

La holding di diritto lussemburghese, con cui la famiglia controlla il gruppo che controlla Aperol, Campari e Cinzano, sta finalizzando un accordo per acquisire il 20% circa di Bluegem. Sta valutando di diventare anchor investor nel prossimo nuovo fondo e l’operazione potrebbe essere resa nota entro pochi giorni.

Il settore di riferimento di Bluegem

Fondata nel 2007, con sede a Londra, Bluegem è specializzata in aziende di medie dimensioni nel settore dei beni di consumo. I brand alimentari e di bevande, fornitori di vitamine, prodotti per l’infanzia e la cura della persona sono il target di riferimento. La società ha circa 1 miliardo di euro di asset in gestione, possiede marchi come Mamas & Papas, Big Fernand e Béaba.

Significativo in termini di crescita, è stato l’acquisto nel 2010 del grande magazzino britannico Liberty, poi rivenduto a un consorzio guidato da Glendower Capital. Nel 2024 il gruppo ha ottenuto la partecipazione di maggioranza nel gruppo Pinard insieme a Arev Partners.

Gli obiettivi futuri

In concomitanza con l’inizio dell’estate, potrebbe concretizzarsi l’accordo Campari-Bluegem. La società di private equity, dopo la stagione, ha intenzione di cominciare un’attività di pre-marketing per il suo fondo IV, rivolgendosi a family office e investitori istituzionali in Europa e in Medio Oriente. 

Il fine è raccogliere più fondi rispetto al precedente – era arrivata a 340 milioni di euro nel 2022 – entro il secondo trimestre del 2027. Gli investimenti del nuovo fondo serviranno a puntare su aziende con modelli business-to-business e valori d’impresa compresi tra 70 milioni e 200 milioni di euro. L’importo di capitale per ciascun investimento dovrebbe variare da 30 milioni e 70 milioni di euro.

Tutto questo accadrà con Emilio Di Spiezio, co-fondatore di Bluegem, nel ruolo di a.d. della società. Ai nuovi investimenti non parteciperà Marco Capello, l’altro fondatore. Si limiterà a  supervisionare le aziende già presenti nel portafoglio del gruppo.

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