Campari, acquisizione record: il cognac Courvoisier per 1,2 mld di dollari

La multinazionale italiana si impegna ad acquisire lo storico brand da Beam Suntory. Si tratta della più rilevante operazione nella storia del gruppo

Courvoisier-Campari

Storica acquisizione per il gruppo Campari, che ha annunciato di aver avviato una trattativa esclusiva con Beam Suntory per acquisire il 100% del capitale sociale di Beam Holding France, che detiene il brand Courvoisier, una delle prime quattro case storiche di cognac. Con un enterprise value stimato in 1,32 miliardi di dollari, si tratta della più rilevante operazione nella storia della multinazionale italiana.

“Courvoisier consentirà di compiere un significativo passo avanti negli Stati Uniti, nel contempo offrendo potenziale trasformativo nella regione strategica dell’Asia Pacifico nel lungo periodo”, ha commentato Matteo Fantacchiotti, Deputy Chief Executive Officer Campari Group, che sostituirà nei prossimi mesi il Ceo Bob Kunze-Concewitz. “Oltre ad acquisire un marchio riconosciuto a livello globale con forti credenziali di premiumizzazione, abbiamo un’opportunità unica per espandere in modo significativo la nostra capacità di produzione e imbottigliamento di cognac in Francia, una piattaforma centrale della nostra supply chain globale”.

Campari-Courvoisier: i dettagli dell’acquisizione

Il prezzo fissato per l’acquisto è di 1,2 miliardi di dollari (corrispondente a 1,11 miliardi di euro al tasso di cambio odierno), in assenza di cassa o debito finanziario, ed è soggetto ai consueti meccanismi di adeguamento del prezzo. Oltre al prezzo di acquisto, è previsto un pagamento aggiuntivo di massimo 120 mila dollari pagabile nel 2029 sulla base del raggiungimento di obiettivi di vendite nette realizzate nell’esercizio 2028. Il corrispettivo Enterprise Value è pari a 1,32 miliardi di dollari equivalente a un multiplo di circa 17 volte il margine di contribuzione per l’esercizio 2022.

In una nota Campari precisa che la decisione dell’esercizio dell’opzione di vendita e di firma della transazione sono soggette all’informazione e alla consultazione dei rappresentanti dei dipendenti francesi e al completamento degli opportuni processi normativi e delle consuete approvazioni antitrust. Il perfezionamento della transazione è previsto nel 2024.

Il business acquisito include un magazzino di eaux-de-vie in maturazione, con un valore contabile di circa 365 milioni di dollari al 31 ottobre 2023, profili di invecchiamento ben equilibrati per supportare lo sviluppo futuro del marchio.

Inoltre, il perimetro dell’acquisizione include i marchi e le strutture di produzione, costituite da impianti di distillazione, magazzini, vigneti, un centro visitatori e uno château, strutture di miscelazione, cantine di invecchiamento e un impianto di imbottigliamento automatizzato.

Finanziamento e indebitamento per Campari 

Il gruppo Campari precisa che l’acquisizione sarà interamente coperta da un finanziamento bridge per un ammontare di 1,2 miliardi di euro, con un scadenza fino a 24 mesi dalla data di perfezionamento della transazione, da un consorzio di banche composto da Crédit Agricole Corporate and Investment Bank (in qualità di coordinatore globale, mandated lead arranger, bookrunner e sottoscrittore) e Intesa Sanpaolo (Divisione IMI CIB), Bank of America, Goldman Sachs Bank Europe SE e Mediobanca (ciascuno in qualità di mandated lead arranger, bookrunner e sottoscrittore. 

Campari Group continua anche a valutare varie alternative di finanziamento nel contesto delle mutevoli condizioni di mercato, per potenzialmente finanziare la transazione attraverso un mix di debito, cassa e strumenti azionari o equivalenti, con tempistiche e importi ancora da confermare.

A seguito di questa acquisizione contemplata, ipotizzando una transazione interamente finanziata da debito, il multiplo di debito finanziario netto rispetto all’Ebitda rettificato su base mobile pro-forma di Campari Group è destinato ad aumentare da 2,6 volte al 30 settembre 2023 a circa 4 volte al perfezionamento della transazione. Una rapida diminuzione del livello di indebitamento è attesa successivamente, grazie alla positiva generazione di cassa.

Il business di Courvoisier

Fondata nel 1828 da Félix Courvoisier a Jarnac, nella regione francese della CharenteCourvoisier è la più recente e la più premiata delle big four case storiche di cognac; ha ricevuto il titolo di Fornitore Ufficiale della Casa dell’Imperatore da Napoleone III, ha fornito le corti reali d’Europa ed è stata la bevanda preferita della Belle Epoque, scelta per celebrare l’inaugurazione della Torre Eiffel e l’apertura del Moulin Rouge.

Courvoisier, la casa di cognac più premiata nelle 20 più importanti competizioni di spirit dal 2019, è anche l’unica ad aver mai vinto il prestigioso titolo di ‘Prestige de la France’.

Lo Château Courvoisier è oggi la sede principale del marchio, ma ospita anche un museo, un centro visitatori nonché delle cantine di maturazione. Il tour della Maison conduce al cuore della sua storia, da Parigi a Jarnac, descrivendo le caratteristiche speciali dei cognac Courvoisier, il tutto accompagnato dalla scoperta di una cantina di invecchiamento e da degustazioni.

Nell’anno fiscale conclusosi il 31 dicembre 2022, il business Courvoisier, che include anche il marchio Salignac, ha raggiunto vendite nette pari a 249 milioni di dollari, con un margine lordo dopo le spese per pubblicità e promozioni pari a 78 milioni di dollari. Nei dieci mesi al 31 ottobre 2023 le vendite nette sono state pari a 148 milioni di dollari, in calo del 33% rispetto allo stesso periodo del 2022.

Gli Stati Uniti sono il mercato più grande di Courvoisier, rappresentando circa il 60% delle vendite nette nell’anno fiscale 2022, seguiti dal Regno Unito e dalla Cina, che insieme rappresentano il 25% delle vendite nette, mentre il Global Travel Retail ha rappresentato poco più del 3%.

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