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Boom dell’e-commerce in Italia: +18%

Le vendite online superano gli 11,3 miliardi di euro, complice la possibilità di riempire i tempi morti facendo gli acquisti da smartphone e, soprattutto, tablet. Il mobile commerce, infatti, cresce del 255%

Le vendite realizzate dai siti con operatività in Italia toccano quota 11,268 miliardi di euro, facendo crescere del 18% il valore dell’e-commerce; di questi il 12% è realizzato dal mobile commerce, che registra un boom del 255%: le vendite da smartphone valgono 510 milioni di euro, e quelle da tablet 1 miliardo di euro. Questi i dati dell’Osservatorio eCommerce b2c Netcomm – School of Management del Politecnico di Milano, secondo i quali sono più di 14 milioni i Web shopper italiani, poco meno della metà dell’utenza totale di Internet. Il 90% degli acquisti è fatto con carta di credito o Paypal e si spendono, nello scontrino medio, 490 euro nelle assicurazioni, 280 nel turismo, 240 nell’informatica ed elettronica di consumo, 195 euro nell’abbigliamento, 125 euro nel grocery, e poco più di 40 euro nell’editoria. Come si può notare sono i servizi a farla da padrone (il 61% delle vendite totali), ed è infatti il turismo a mantenere la quota di mercato più ampia (43%), seguito da abbigliamento (12%), informatica-elettronica di consumo (11%), assicurazioni (10%), editoria (3%) e grocery (1%). “La situazione italiana si conferma peculiare rispetto a quella dei principali mercati stranieri”, commenta Riccardo Mangiaracina, responsabile Osservatorio eCommerce B2c Netcomm del Politecnico di Milano,dove il peso dei prodotti prevale su quello dei servizi, con valori compresi tra il 65 e l’80%”. La penetrazione dell’e-commerce sul totale delle vendite retail, pari al 3% nel 2013 in Italia (era 2,6% nel 2012), ci pone come fanalino di coda tra i paesi Europei, dove oscilla tra il 4,5 e l’8,6%, mentre nei paesi più maturi come Regno Unito, Stati Uniti, Corea e Giappone, la penetrazione oscilla tra il 10 e il 14%; peggio di noi solo la Cina (2,7%) e l’India (0,3%).

Le prospettive di sviluppo dell’e-commerce sono molto ampie: alla base dell’aumento dei consumi online non ci sono solo come abbiamo visto gli acquisti tramite mobile, ma anche la crescita delle DotCom, dei club di acquisti online e dei progetti multicanale sviluppati dai retailer che integrano esperienza sul punto vendita fisico e acquisto online, con strategie integrate di infocommerce e utilizzando gli strumenti social. “Chi tra i merchant ha attivato iniziative multicanale ben costruite, ossia basate su una reale integrazione tra i diversi canali (negozi, online, mobile e social) sta conseguendo benefici importanti nella generazione di fatturato aggiuntivo”, spiega Alessandro Perego, responsabile Scientifico dell’Osservatorio riferendosi a quei progetti in grado sfruttare le peculiarità di ciascun canale e metterle a complemento dell’altro. “Da un lato – aggiunge – si registra un aumento della spesa complessiva di un cliente già acquisito che, grazie alle nuove occasioni di acquisto su Web e sul Mobile, alla possibilità di acquistare online quanto non presente o andato esaurito sul punto vendita, spende fino al 10-20% in più di quanto spendeva prima. Dall’altro si acquisiscono nuovi clienti grazie alla maggiore copertura geografica o grazie all’estensione degli orari di apertura (24/7) rispetto a quelli classici del negozio. Infine, crediamo che saranno sempre più determinanti nel trainare l’e-commerce tutti quei modelli di business volti a fornire al cliente un vantaggio in termine di prezzo. Se fino ad oggi abbiamo assistito al boom dei siti di couponing, delle vendite a tempo, degli outlet online, dei comparatori di prezzo, ci sono ancora molti modelli in fase di sviluppo, come ad esempio quelli che puntano alla condivisione delle risorse (casa vacanza, auto, ecc.) o al riuso di prodotti (tipicamente nel fashion)”.