Benetton, Edizione rinnova il Cda e si affida all’a.d. Claudio Sforza

La nomina ufficiale del manager avverrà con l’assemblea del 18 giugno 2024. Con lui anche un nuovo presidente e un nuovo Cda, a eccezione di un consigliere

Benetton, Edizione rinnova il Cda© Corrado Piccoli

Nella giornata di ieri è andato di scena l’ultimo Cda di Benetton presieduto dal fondatore Luciano e dall’amministratore delegato Massimo Renon che, sfiduciato pubblicamente, ha rassegnato le proprie dimissioni. Un bilancio “amaro”, come lo ha definito Luciano Benetton, che vede un rosso di bilancio di 230 milioni di euro e che è stato approvato all’unanimità da tutti i componenti del Consiglio di amministrazione.

Il nuovo board di Benetton

Da questi numeri ripartirà il nuovo Cda, che verrà eletto il 18 giugno e dove verrà riconfermato un solo consigliere, Andrea Pezzangora. Con il passo indietro dell’89enne Luciano Benetton, sarà il primo Consiglio di amministrazione dell’azienda senza al suo interno un rappresentante della famiglia fondatrice.

Per il nuovo ruolo di a.d. è stato scelto Claudio Sforza, manager che vanta esperienze e ruoli di alto profilo in grandi aziende pubbliche e private e in diversi settori industriali o commerciali. Alla presidenza di Benetton andrà Christian Coco, storico manager di Edizione che già siede nel cda di Cellnex, mentre per la capogruppo Benetton Srl come amministratore unico è stato selezionato, dalla capogruppo Edizione, Sandro Saccardi.

Il cambio al vertice di Benetton diventerà operativo alla fine del prossimo mese e avviene in un quadro contingente in cui la holding Edizione – controllata dalla famiglia Edizione – ha deciso di tornare a rifinanziare l’azienda con 150 milioni di euro, già dalla prossima settimana, dopo aver già versato 350 milioni totali negli ultimi tre anni.

L’iniezione servirà a dare un po’ di carburante liquido e per coprire perlomeno 12 mesi, visto che attualmente il patrimonio netto del gruppo si attesta a 105 milioni di euro, con una perdita netta di 230 milioni e un ebit negativo per 113 milioni.

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