“Baila!” in onda. Nonostante i giudici

L’inibizione per sospetto plagio non ferma lo show condotto da Barbara D’Urso. Il programma debutta rivisto. E scoppia la polemica

Non è bastata l’inibizione di un giudice a fermare “Baila!”. Il debutto della nuova creatura firmata Mediaset, si è consumato, come previsto, nella prima serata di ieri. In mattinata Gabrielle Muscolo, giudice del Tribunale civile di Roma, accogliendo l’istanza presentata da Milly Carlucci (alla quale poi si era associata anche Rai), aveva bloccato la messa in onda di “Baila!” per sospetto plagio ai danni di “Ballando con le stelle”. L’ordinanza inibiva a Rti (Mediaset), a Endemol Italia, a Roberto Cenci (regista e direttore artistico) e a «tutte le parti resistenti» la trasmissione del programma.

Tre i punti che secondo il giudice uguagliavano “Baila!” a “Ballando con le stelle”: «L’accoppiamento di persone non note con personaggi noti», «la selezione a eliminazione con la combinazione di una giuria e del voto popolare» nonché «l’aggiudicamento di un premio».

E proprio su questi tre punti che Roberto Cenci (il regista), Barbara D’Urso (la conduttrice) e la redazione del programma hanno lavorato ieri dopo la presentazione della sentenza, arrivata proprio nel giorno di messa in onda, nonostante il ricorso fosse stato presentato parecchi mesi fa. Obiettivo: differenziarsi dal programma Rai il più possibile. Creato un muovo “Baila!” che Mediaset ha deciso di mandare in onda regolarmente ieri sera. Non senza polemizzare con la sentenza. «Mediaset prende atto di un provvedimento spiccato senza ‘corpo del reato’, ovvero senza avere visto un solo minuto del nuovo programma – ha dichiarato il gruppo di Cologno Monzese annunciando la volontà di impugnare d’urgenza la decisione chiedendone la revoca. Tuttavia la decisione di un giudice, pur se provvisoria e da noi non condivisa, va sempre rispettata in attesa del suo annullamento. Pertanto, anche se Mediaset resta convinta che il suo programma sia assolutamente unico e originale, “Baila!” osserverà scrupolosamente tutte le inibizioni elencate nel provvedimento del Tribunale Civile di Roma, confidando nella sua celere riforma».

Le polemiche MediasetProgramma in onda e strascico di polemiche di Mediaset secondo la quale «Rimane un fatto: mai era stata espressa la pretesa che un genere televisivo andasse in onda su un unico canale. Da che esiste la tv, i grandi filoni sono ben noti: canto, ballo, comicità? Niente più talent show di canto perché c’è “Amici”? Niente più cabaret perché c’è “Zelig”? Niente più reality perché c’è “Grande Fratello”? Mediaset non ha mai ragionato così. Certo, esistono format depositati. E infatti Mediaset ha acquistato a suo tempo da Endemol un formato di origine sudamericana, “Bailando por un sueño”, in onda in molti paesi anche in contemporanea con il format concorrente, che è stato poi adattato alla tv italiana».

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