Auto, mercato Ue in crisi: a rischio 730 mila posti di lavoro

Un recente studio condotto da Allianz Trade analizza l’andamento del mercato globale nella vendita di autoveicoli. Le case automobilistiche del Vecchio Continente indietro nello sviluppo di auto elettriche

Photo by Jens Schlueter/Getty Images

L’industria automobilistica globale sta attraversando una transizione significativa verso i veicoli elettrici (EV) ma il percorso di evoluzione sarà turbolento, condizionato dalle tensioni geopolitiche, dal rallentamento della domanda e dalle incertezze normative. Le vendite di nuove autovetture elettriche supereranno i 18 milioni (+32,8% su base annua) nel 2024, con l’Europa in testa (+41,2%). È quanto emerge da Prospettive globali per il settore automobilistico: sterzare attraverso le turbolenze, studio realizzato da Allianz Trade.

Il ruolo della Cina nel mercato automobilistico

Nel quadro delineato la Cina è diventata una forza dirompente e sfida i leader tradizionali del settore automobilistico. L’Europa e gli Stati Uniti, diffidenti nei confronti della loro dipendenza dai componenti cinesi e dell’impatto sulle industrie locali, hanno risposto con un aumento delle barriere commerciali e dei controlli.
I veicoli elettrici cinesi sono sulla buona strada per conquistare il mercato globale – vendite e produzione sono aumentate di quasi otto volte dal 2019 al 2023 – ma devono affrontare ostacoli importanti. Il sostegno del governo di Pechino svolge un ruolo fondamentale nello stabilire oggi il dominio indiscusso di questo Paese nel settore.

I produttori asiatici di veicoli elettrici hanno forti vantaggi in termini di costi grazie alla loro posizione di early mover, alle minori spese di manodopera e alle economie di scala, ma eccellono anche in termini di qualità. Tuttavia, diversi fattori presentano potenziali rischi che potrebbero minare l’attuale posizione di leadership della Cina, tra cui un’escalation della guerra dei prezzi, problemi di sovraccapacità e l’avvento delle tecnologie delle batterie di prossima generazione.

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Le previsioni sulle immatricolazioni

Le immatricolazioni totali di auto nel 2023 sono aumentate dell’11,3%, fino a quasi 88 milioni. I tre maggiori mercati automobilistici – Cina, Stati Uniti ed Europa – hanno registrato una forte crescita, rispettivamente dell’11,9%, del 12,5% e del 17,2%. Tuttavia, guardando al futuro, il principale assicuratore crediti commerciali al mondo, prevede che le vendite di auto nuove cresceranno nel 2024 solo dell’1,9%.

Per quanto riguarda la produzione, lo studio prevede un calo dei margini lordi ed Ebit attestandosi rispettivamente al 18,7% e al 5,2%. Sul fronte investimenti le case automobilistiche saranno attente nelle loro strategie e rimarranno snelle nelle scelte.

La crisi europea: 730 mila posti di lavoro a rischio

Le case automobilistiche europee, in particolare quelle tedesche, stanno registrando un notevole calo, con visibili in termini di crescita delle insolvenze aziendali (+13% nel 2023) e riduzione dell’occupazione. Sarebbero a rischio 730 mila posti di lavoro. L’industria automotive è stata la spina dorsale dell’economia europea, fungendo da innovazione e da hub di esportazione e impiegando una vasta forza lavoro. Tuttavia, essendosi a lungo concentrati sui loro punti di forza consolidati, gli operatori automobilistici europei sono arrivati tardi nel “gioco” dei veicoli elettrici e stanno lottando per produrre modelli a prezzi accessibili in modo redditizio (i veicoli elettrici costano ancora il 27% in più rispetto alle auto a benzina).

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