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Asta frequenze 4G, cinque i pretendenti

A Telecom, Vodafone, Wind e H3G si aggiunge l’outsider Linkem. Sorprende l’assenza di Poste

Una corsa a cinque, l’asta per le frequenze della telefonia mobile 4G si giocherà (come da previsioni) tra le quattro big Telecom, Vodafone, Wind e H3G, alle quali però si aggiunge a sorpresa l’outsider Linkem. La piccola azienda di servizi per la connettività senza fili (WiMax, Wi Fi e Hiperland), controllata dal fondo statunitense Ramius Capital Group, se la vedrà quindi con le grandi della telefonia italiana. Obiettivo comune: conquistare le frequenze in palio (bande800, 1800, 2000, 2600 Mhz) utili a sviluppare i servizi evoluti di telefonia mobile. Telecom, Vodafone, Wind, H3G e Linkem (sorprende l’assenza di Poste) hanno presentato le loro manifestazioni di interesse al ministro dello Sviluppo Economico, Paolo Romani, che adesso procederà alla «valutazione dei requisiti sulla base delle disposizioni del bando e del disciplinare di gara» e che provvederà, entro la giornata di venerdì 29 luglio, alla comunicazione dei provvedimenti di ammissione alla presentazione delle offerte. A questo punto le società ammesse avranno 30 giorni, e cioè entro il 29 agosto, per presentare le proprie offerte. A fine agosto l’apertura delle buste chiuderà la gara. Base d’asta (nel caso vengano vendute tutte le frequenze disponibili): 3,1 miliardi di euro. Obiettivo del governo: incassare almeno i 2,4 miliardi di euro già messi a bilancio dalla Legge di Stabilità.

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Paolo Romani, ministro dello Sviluppo Economico