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Anche la Rai ha la sua spending review

Tagliati i compensi dei consiglieri che passano da 98 a 66mila euro. Spese ridotte di tre milioni all’anno

Anche la Rai è alla prese con la sua spending review. Mario Monti in qualità di ministro del Tesoro e quindi primo azionista Rai ha comunicato ieri all’assemblea dei soci i primi provvedimenti in vista dell’insediamento del nuovo consiglio di amministrazione. Annunciata la riduzione dei compensi dei consiglieri, decurtati del 30% da 98 mila a 66 mila euro circa, e il taglio di tre milioni l’anno alle spese di gestione. Via le auto blu, assistenti, spese di rappresentanza. Non solo, i consiglieri dovranno affidare al presidente le deleghe per firmare contratti fino a 10 milioni di euro (su proposta del direttore generale, che ha potere di spesa fino a 2,5 milioni di euro) e per nominare i direttori non giornalistici di prima e seconda fascia.

Il consigliere Pdl Guglielmo Rositani ha già ribattuto che sarà il cda a decidere in autonomia, facendo mettere a verbale che le modifiche proposte da Monti sono “contra legem”. Martedì ci sarà la prima riunione del cda, seguita dal consulto in Vigilanza: per essere eletta presidente, Anna Maria Tarantola dovrà avere il voto di 27 commissari (due terzi) ed è tutt’altro che certo il voto del centrodestra.

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Mario Monti