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Rivoluzione in volo

Francesco Violante, a.d. della multinazionale Sita racconta il suo progetto per trasformare il trasporto aereo sfruttando la tecnologia mobile. L’obiettivo? compagnie più efficienti e passeggeri più soddisfatti

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La passione per l’innovazione tecnologica è stata l’obiettivo della mia vita professionale e ancora oggi continua a suscitare in me un grandissimo entusiasmo ». Basta un’occhiata al curriculum di Francesco Violante, dal 2006 amministratore delegato di Sita, Società internazionale di telecomunicazioni, per capire che questa non è una dichiarazione di maniera. Dopo essere stato tra i primi a laurearsi in Scienza dell’informazione presso l’università di Bari, Violante ha maturato un solido background nell’It e nelle telecomunicazioni, lavorando per società del calibro di Digital e Telecom Italia. Oggi il gruppo di cui è a capo è tra i protagonisti della rivoluzione in atto nel trasporto aereo a seguito dell’implementazione della tecnologia mobile. Quando lo raggiungiamo per intervistarlo, la sua azienda ha appena completato con successo la prima sperimentazione di applicazione delle tecnologie indossabili in ambito aeroportuale. Per sei settimane, il personale di terra della Virgin Atlantic, addetto all’accoglienza presso l’aeroporto londinese di Heathrow, ha ricevuto le informazioni necessarie a guidare i passeggeri della Upper Class nelle operazioni di check-in sui Google Glass e sui Sony Smartwatch 2 ricevuti in dotazione, grazie a un’app realizzata da Sita e all’integrazione del sistema di servizio passeggeri della compagnia aerea britannica. Sempre a Heathrow, Sita sta sperimentando l’utilizzo del nuovo trasmettitore bluetooth a bassa energia iBeacon, per informare automaticamente i possessori di dispositivi iOS (Apple) su eventuali ritardi, cambi di volo o di gate, ma anche sulle offerte dei negozi presenti nel terminal. Senza contare che già oggi 350 aerei appartenenti a 39 compagnie utilizzano le sue avionics box per consentire ai passeggeri di utilizzare il proprio smartphone per inviare e ricevere sms, navigare su Internet e, quando permesso dalle regole di utilizzo fissate dalla compagnia aerea, ricevere ed effettuare chiamate durante il volo (in alcuni Paesi anche in fase di decollo e di atterraggio).

Cosa la colpisce di più della trasformazione in atto nel trasporto aereo? Siamo di fronte a un cambiamento epocale e ad applicazioni destinate ad avere un vero e proprio risvolto sociale per la loro capacità di migliorare l’esperienza di volo del passeggero e, contemporaneamente, di aumentare l’efficienza nella gestione delle compagnie aeree e degli aeroporti. Per tutti la sfida da vincere nei prossimi anni sarà proprio quella di riuscire a gestire questo processo evolutivo e ad adattare i processi aziendali in modo da trarre il massimo vantaggio da queste nuove tecnologie e renderle davvero fruibili anche al largo pubblico.

Sotto la sua guida Sita si è trasformata, focalizzandosi sull’offerta di servizi di alto livello. Come ha vissuto questa esperienza? Al mio arrivo, l’80% del fatturato proveniva dalle reti di comunicazione. Negli anni successivi, a seguito della diffusione di Internet, i costi di trasmissione e di collegamento si sono abbassati e questo ci ha costretti a reinventarci per continuare a stare sul mercato. La scelta è stata quella di puntare sui servizi di alto livello, avviando una profonda trasformazione nell’organizzazione, nei processi, nelle skill e nelle esperienze delle persone. Possiamo dire di aver centrato l’obiettivo, perché il protocollo applicativo di soluzioni che abbiamo sviluppato rappresenta oggi il 70% del nostro fatturato. Dal punto di vista professionale, per me questa è stata una sfida estremamente motivante e unica, dalla quale ho imparato molto.

Quali sono state le caratteristiche personali e professionali che le hanno consentito di arrivare alla guida di un gruppo internazionale che opera in 200 Paesi? Sita è una società internazionale nel senso più compiuto della parola. Uno degli aspetti più interessanti di questa esperienza è stato l’essere riuscito ad affinare la capacità di gestire un team composto da persone appartenenti a diverse culture in modo da riuscire a prendere il meglio da ciascuno. Questa varietà di culture è una ricchezza, ma soltanto se si impara dai propri errori a relazionarsi con ognuno nel modo più appropriato e tenendo conto delle differenti sensibilità.

Nient’altro? Penso di essere stato avvantaggiato dall’aver continuato a operare in un settore orientato a quella innovazione tecnologica che mi appassiona fin dall’università. A differenza di altri manager, sono in grado di guidare la mia azienda “nel dettaglio”. In altre parole: mi occupo di strategie, ma so anche entrare nello specifico mettendo a frutto quanto ho imparato nel corso dei miei studi e coltivando i miei interessi. Lo considero un vantaggio competitivo.

La sua sfida professionale nel medio e breve periodo? E quella che si propone per l’azienda? Come azienda, l’obiettivo è di riuscire ad avere davvero un impatto sulle comunità della transport industry, in modo da coinvolgere tutti gli operatori in un processo di trasformazione che consentirà loro di guadagnare in efficacia ed efficienza, e ai passeggeri di usufruire di un range più ampio e qualificato di servizi. Sul piano personale, la sfida è quella individuata nella 2020 Strategy che ho messo a punto insieme al mio team: formare persone al nostro interno che in prospettiva siano in grado di continuare a sviluppare il percorso intrapreso, assicurando una linea di continuità nella gestione dell’azienda.

L’AZIENDA

Sita è lo specialista leader mondiale nella fornitura di soluzioni IT e servizi di comunicazione per l’industria del trasporto aereo. Fondata nel 1949 per iniziativa di 11 compagnie aeree, conta addetti di oltre 140 nazionalità, più di 70 lingue diverse. Offre servizi ai suoi 450 membri e a 2.800 clienti del settore trasporto aereo in oltre 200 Paesi. Gestisce soluzioni di comunicazione complesse per compagnie aeroportuali e autorità governative, come servizi di comunicazione, di infrastruttura e outsourcing, operazioni per i passeggeri, per la gestione bagagli piuttosto che della security delle frontiere. Due le principali società controllate: OnAir, fornitore leader della telefonia mobile a bordo degli aerei, e Champ Cargosystems, unica società IT al mondo interamente dedicata al settore dell’air cargo. Gestisce inoltre due joint venture per la fornitura di servizi alla comunità del trasporto aereo, Aviareto e CertiPath. Il 2012 si è chiuso con ricavi consolidati per oltre 1,57 miliardi di dollari, in crescita nel 2013.