Viaggi: 6 percorsi per un’estate on the road

L’Europa è ricca di strade splendide da attraversare in auto, moto o camper. Ne abbiamo selezionate alcune in abbinamento con il mezzo su ruote più congeniale per goderseli al meglio

I divoratori di chilometri su ruote se ne sono fatti una ragione: la Route 66, la mitica strada che in quasi 4 mila chilometri unisce Chicago e Santa Monica, non è più la stessa. Pullula di baracconate kitsch, di negozi di pacchiani souvenir made in China, di posti in cui nutrirsi che si fa molta fatica a definire ristoranti… Insomma, i tempi di Easy Rider sono lontani, ma forse è meglio così. Piuttosto che guidare su quello che ormai è diventato un parco a tema di dubbio gusto ci si può risparmiare una traversata dell’Atlantico per scoprire le bellezze del Vecchio Continente, percorsi splendidi da attraversare in camper, in auto o in moto. Eccone sei, ciascuno unito a un mezzo su ruote che gli calza come un guanto.

North Coast 500 – Scozia

Vista dall’Italia la Scozia può sembrare piccola. Ma c’è un dato che aiuta a rimettere le cose nelle giuste proporzioni: la spettacolare strada che inizia e finisce a Inverness e prevede un circuito che misura la bellezza di 830 chilometri (foto in apertura). L’esperienza è unica, si guida attraversando foreste e praterie, ci si confronta con montagne di tutto rispetto, si incontrano spiagge incontaminate e castelli da film fantasy che continuano a vegliare su piccoli villaggi che farebbero pensare a quello di Cane di paglia se non fosse che il regista Sam Peckinpah ha girato il suo capolavoro in Cornovaglia.

Per andare alla scoperta delle Highlands è decisamente meglio guidare una trazione integrale, qui la vera notizia è quando non piove e le strade non sono sempre lisce come dei biliardi. E una candidata ideale è la Lexus Nx, un’ibrida ricaricabile spaziosa e confortevole (da 65.500 euro) come si conviene a un’auto in cui dovremo “vivere” per diversi giorni. I cavalli sono 309, la percorrenza massima senza bruciare benzina è di una settantina di chilometri e il tempo di ricarica delle batterie è di circa due ore e mezzo. L’ideale, insomma, per fare il pieno di watt mentre ci si rifocilla in un pub. Un consiglio: come birra chiedete una McEwan’s, meglio se Scotch Ale. Forse non ce l’avranno, ma smetteranno di guardarvi come un turista qualsiasi.

Transfagarasan – Romania

In soli 152 chilometri sono condensate meraviglie che altrove richiederebbero un tragitto lungo dieci volte tanto. La strada è stata costruita tra il ‘70 e il ‘74 dal dittatore Nicolae Ceauşescu per consentire alle truppe rumene di attraversare rapidamente i Carpazi nel caso in cui i sovietici avessero deciso di fare i Putin ante litteram. Si parte dalla città di Bascov e ci si arrampica su montagne mozzafiato attraversando viadotti e gallerie e affrontando tornanti che, in confronto, quelli dello Zoncolan sono solo salitelle. L’arrivo è il lago glaciale Balea dopo aver attraversato le regioni della Transilvania e della Muntenia.

La Transfagarasan è aperta solo quattro mesi l’anno, a causa del clima, ovviamente d’estate. E per affrontarla divertendosi parecchio tra discese e vertiginose risalite il partner a quattro ruote perfetto è la Suv Maserati Grecale. Le versioni disponibili sono tre, ma la migliore per affondare gli pneumatici su questo itinerario è la Gt (74.470 euro) con il suo quattro cilindri mild hybrid da 300 cavalli. Il piacere è garantito, soprattutto grazie alle quattro modalità di guida che qui si usano tutte. Un consiglio? Non prendete alla garibaldina le curve cieche: potreste trovarvi davanti all’improvviso un gregge di pecore o un orso dei Carpazi che si gode un filo di aria fresca. Fermatevi e godetevi l’hi-fi di bordo: senza intoppi ci vogliono più di quattro ore per percorrere i fatidici 152 chilometri, quindi su questi monti il tempo è un concetto relativo…

Ring Route – Islanda

Rispetto alla strada rumena qui la lunghezza quasi si decuplica: 1.322 chilometri per una sorta di Raccordo Anulare dell’isola tra paesaggi che attraversano tutta la gamma che sta tra il lunare e il fiabesco. Un paradiso per chi ama davvero la natura che, quindi, meriterebbe di essere esplorato con un mezzo a emissioni zero, anche perché le colonnine sono quasi onnipresenti e, ciliegina sull’eco-torta, sono alimentate dall’energia delle centrali geotermiche.

Ma qual è l’auto ideale per cimentarsi in questo tracciato? Pilatescamente lasciamo la scelta alla giuria di 61 membri composta da giornalisti specializzati provenienti da 23 Paesi che ha eletto Car of the year 2022 la Kia Ev6 (in Italia costa da 49.500 euro). L’autonomia dichiarata è compresa tra i 400 e i 530 chilometri, a seconda dello stile di guida, e i tempi di ricarica con le centraline giuste sono davvero ridotti all’osso: 20 minuti per riempire all’80% il pacco batterie. L’app Kia Connect permette di pianificare le soste mentre la piastra di ricarica wireless per gli smartphone evita di potersi ritrovare all’improvviso isolati dal mondo e, almeno in teoria, fornisce informazioni in tempo reale sul traffico. Per fortuna, però, le possibilità di trovare un ingorgo sulla number one delle strade islandesi sono pari a quelle di vedersi tagliare la strada da un brontosauro sulla tangenziale di Milano. Può, invece, rendersi utile il pacchetto di guida autonoma di livello 2 con controllo dell’angolo cieco, mantenitore di corsia, cambio corsia automatico e frenata di emergenza.

Schwarzwaldhochstrasse – Germania

È la strada perfetta per godersi in moto la Foresta Nera. La Schwarzwaldhochstrasse è lunga circa 60 chilometri, corre su e giù da Freudenstadt a baden Baden tra le montagne ed è larga, con un asfalto teutonicamente perfetto. Ma il vero pezzo forte per i centauri è il tratto finale: decine di tornanti per un’esperienza di guida indimenticabile, perché ha il buon sapore dei tempi che furono.

Proprio come la Royal Enfield 350 Classic, una replica in salsa indiana di un’icona delle due ruote britanniche. Questa moto nasce per chi ama lo slow drive e monta un monocilindrico da 349 centimetri cubi che eroga una potenza massima di 20,2 cavalli a 6.100 giri. Il propulsore assai poco palestrato deve portarsi a spasso la bellezza di 195 chilogrammi (pilota escluso, ovviamente), ma la Royal Enfield sa come fermarsi grazie a due freni a disco e all’Abs. Si guida facile, ma il bello viene quando ci si ferma per uno spuntino e una birra: le sue forme da pin up solo un po’ attempata scatenano il popolo dei selfie. Non siate gelosi, tutti quegli ammiratori, in fondo, hanno eletto voi e la vostra compagna a due ruote re e regina della foresta (nera).

Atlantic Ocean Road – Norvegia

Sono solo qualcosa in più di otto chilometri, ma mai come in questo caso a contare non sono le dimensioni. La strada collega una serie di isolotti, fiordi e scogli scorrendo su terrapieni, viadotti e ponti da mozzare il fiato e la brutta notizia è che questo è considerato uno dei nastri d’asfalto più pericolosi del mondo perché, quando il tempo si fa brutto, si rischia di essere travolti da onde gigantesche. La bella notizia, però, arriva insieme al bel tempo, quando se si ha fortuna si possono vedere le balene. L’ideale è fare l’Atlantic Ocean Road con una delle biciclette che si noleggiano sul posto. Ma anche percorrerla con una Fiat 500 Cabrio Red elettrica (da 32.300 euro) non è male, anche perché da queste parti un’auto scoperta garantisce la patente di automobilista raffinatamente eccentrico.

Marguerite Route – Danimarca

Tremila chilometri non sono uno scherzo. Soprattutto se portano a incontrare più di 200 luoghi imperdibili per una tavolozza di motivi che spaziano dai paesaggi alla gastronomia. Bisogna prendersela comoda, si va alla ventura e la voglia di fermarsi può venire in ogni momento, in un borgo medievale come in una spiaggia costellata da dune, vicino a un fiordo oppure in un belvedere che domina una città-fortezza.

Gli alberghi? Meglio portarsene uno semovente da casa. Quello ideale per questo viaggio è un camper come il Mercedes Marco Polo (da 56.300 euro), anche in versione elettrificata. Un quattro stelle su ruote con tanto di assistente di bordo a comando vocale che, man mano che gli si parla, impara sempre di più e monitora, tra le altre cose, i livelli dell’acqua, il corretto funzionamento degli elettrodomestici e lo stato degli accumulatori. Credeteci: dopo aver convissuto per i 3 mila chilometri dell’Itinerario Margherita sarete diventati ottimi amici.

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