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Al via lo scooter sharing, ecco come si usa

I primi 150 scooter in condivisione arrivano entro luglio a Milano: ecco costi e avvertenze

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Milano capitale del car sharing e tra poco pure dello scooter sharing. Nonostante qualche mese di ritardo, infatti la data di partenza era prevista per l’inizio dell’Expo, anche lo scooter sharing sta per prendere piede. Dopo le 4.500 biciclette, le 1.344 vetture, stanno per “sbarcare” i 150 scooter Piaggio MP3 a tre ruote. Rispetto allo scooter sharing di Parigi e Berlino, dove devi lasciare la moto in determinati spazi, a Milano sarà a flusso libero, ossia si potrà parcheggiare lo scooter ovunque, basta rispettare ovviamente le norme imposte dallo Stato. Scarichi l’app, cerchi lo scooter nelle vicinanze, lo prenoti, lo sblocchi con un pin ed il gioco è fatto. Come avevamo anticipato in un articolo precedente, il problema dello scooter sharing rimane inesorabilmente il casco. Molto probabilmente dovrà essere il fruente a doverselo portare da casa, se invece, bisognasse condividerlo come previsto, meglio indossare un sottocasco per evidenti motivi di igiene. A parlare di questa iniziativa è Pierfrancesco Maran, assessore alla mobilità. “Questa è la dimostrazione che Milano è un punto di riferimento mondiale per la mobilità sostenibile. Ed è bello che a credere nello scooter sharing sia stata un’azienda italiana. La nostra idea di mobilità è quella di dare il diritto di utilizzare ogni mezzo esistente senza doverlo acquistare” Per quanto riguarda i costi invece è ancora tutto top secret. Si pensa però che la cifra si potrà attestare intorno ai 0,25 euro al minuto.