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Lavoro

Istat: da febbraio persi 600 mila occupati

Gli effetti della pandemia di Covid-19 sul mercato del lavoro: il tasso di disoccupazione sale all’8,8%, tra i giovani è pari al 27,6%

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Seicentomila occupati in meno nonostante la cassa integrazione. È questo il primo bilancio della grave crisi economica globale causata dalla pandemia di Covid-19. Secondo i dati Istat – relativi a giugno – da febbraio il livello di occupazione è sceso di circa 600 mila unità, mentre le persone in cerca di lavoro sono diminuite di 160 mila a fronte di un aumento degli inattivi (non lavorano e non cercano un’occupazione) di oltre 700 mila unità.

Questa diminuzione dell’occupazione porta il tasso di disoccupazione all’8,8% (+0,6 punti percentuali), ancora più elevato se si considera solo la fascia d’età 15-24 anni, in questo caso la percentuale è del 27,6% (+1,9%). “In quattro mesi, il tasso di occupazione perde un punto e mezzo, mentre quello di disoccupazione, con il dato di giugno, si riavvicina ai livelli di febbraio”, segnala l’Istat nel commento ai dati su occupati e disoccupati di giugno.

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Foto di Gerd Altmann da Pixabay 

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