Giappone chiama Usa: Fujifilm compra Xerox e taglia

Quotazione a Wall Street e ben 10 mila esuberi a livello globale. Questi saranno i primi effetti del “matrimonio” tra i due brand che verrà consumato entro la prossima estate. Preparatevi, perché il mondo delle fotocopiatrici non sarà più lo stesso

Uno dopo l’altro, i brand si alleano in cerca di evoluzione. E quanto accadrà, dopo l’ingresso di un brand iconico a stelle e strisce come Xerox nell’orbita della nipponica FujiFilm, racconta di un altro giro di boa imposto dalla digital economy.

Acquisizione entro l’estate

Infatti, proprio in queste ore Fujifilm Holding ha reso nota l’intenzione di acquistare entro l’estate 2018 il 50,1 per cento della Xerox Corp. Il 75 per cento di questa sua partecipazione verrà conferito alla Fuji Xerox, joint venture già attiva tra i due brand e operante sul mercato asiatico. Il costo dell’operazione si aggirerà intorno ai 6 miliardi di dollari.

Licenziamenti in vista

Tra le novità apportate dal deal, la quotazione alla Borsa di New York e la messa in cantiere di un piano industriale che metta a frutto le sinergie tra le due multinazionali e un taglio dei dipendenti a livello globale di circa 10 mila unità. È quanto annunciato ottimisticamente da Jeff Jacobson – Ceo di Xerox e che guiderà la joint venture -, ottimismo non condiviso appieno dalla Borsa di Tokyo che ha “punito” l’annuncio facendo perdere quota al titolo. Anche perché il deal – a guardare i conti delle due società – si presenta come una somma di debolezze: sia Fujifilm, che ha annunciato di aver rivisto al ribasso l’utile operativo di esercizio per marzo (da 185 a 130 miliardi di yen), sia Xerox, che denuncia un rosso di oltre 190 milioni di dollari a fine del quarto trimestre 2017, non navigano di per sé in buone acque. La digitalizzazione mieterà anche queste due vittime?

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