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Sostenibilità

Rinnovabili: pure la Regina Elisabetta cerca un energy manager

La green economy sta creando nuove occupazioni. In crescita la richiesta di professionisti con competenze di efficientamento energetico

Anche Sua Maestà la Regina Elisabetta si è resa conto dell’importanza di impiegare fonti di energia rinnovabili. E così ha deciso di assumere un energy manager, ossia una figura che si occupi dell’analisi, del monitoraggio e dell’ottimizzazione dell’uso dell’energia di Bugckingham Palace e delle altre innumerevoli proprietà della Corona. Già, perché l’energia è un bene che costa, in termini economici e anche ambientali. Bisogna, dunque, imparare a utilizzarlo nella maniera più corretta. Non a caso, gli ultimi dati Fire, la Federazione italiana per l’uso razionale dell’energia, rivelano che solo in Italia nel 2017 c’erano 2.315 energy manager, un numero in netta crescita e destinato ad aumentare ulteriormente considerata l’attenzione sempre maggiore che governi e imprese stanno dando a questo tema. Del resto, già nel 2015 la quota di energia da fonti rinnovabili nei consumi finali nell’Ue aveva raggiunto il 16,7%.

Le rinnovabili sono il futuro, anche del lavoro

La green economy, dunque, sta generando inaspettati sbocchi occupazionali. «Nel campo delle rinnovabili e del risparmio energetico in Italia oggi ci sono circa 6 mila occupati, con una netta prevalenza di uomini (94%), sotto i 40 anni di età per la maggior parte (53%) e lavoratori dipendenti nel 70% dei casi», si legge in uno studio curato dal Centro studi Avvenia (società del gruppo Terna). E in futuro le prospettive non potranno che migliorare ulteriormente. Ecco perché ai giovani si consiglia di prendere seriamente in considerazione questo tipo di formazione e di carriera.

Credits Images:

© Phil Noble - WPA Pool/Getty Images