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Sostenibilità

Greenpeace, 45 anni spesi in difesa della natura

Era il 15 settembre 1971 quando il primo peschereccio di Greenpeace partì per fermare i test atomici: da allora, l’associazione ambientalista continua a lottare per il Pianeta

L’associazione ambientalista Greenpeace compie 45 anni: tanti ne sono passati, infatti, da quando, il 15 settembre 1971, alcuni volontati partivano da Vancouver sul peschereccio Phyllis Cormack per fermare i testi atomici in corso in Alaska. È stata questa, infatti, la prima missione di quella che sarebbe diventata Greenpeace, che attirò l’attenzione dell’opinione pubblica e contribuì allo stop alla sperimentazione sull’atomica.

L’ASSOCIAZIONE. È passato quasi mezzo secolo, ma Greenpeace non ha perso il suo smalto: ancora oggi combatte le sue battaglie sostenuta da 36 mila volontari in tutti il mondo, affiancati da migliaia di attivisti e ricercatori. Tutti concordi nel riconoscere quella che, per chi difende l’ambiente, rappresenta nella nostra epoca la sfida più importante: quella dei cambiamenti climatici, che richiede il raggiungimento, quanto prima, dell’obiettivo del contenimento del riscaldamento globale e della promozione delle energie rinnovabili. Obiettivi che ora, grazie all’Accordo di Parigi, per il quale si attende a breve la firma, sembrano più vicini.

VECCHIE E NUOVE BATTAGLIE. Ma quella per il clima non è l’unica battaglia promossa da Greenpeace: l’associazione, infatti, sta combattendo anche per la salute del mare, chiedendo pià aree marine protette; per la protezione delle foreste, in collaborazione con le popolazioni che le abitano; per la biodiversità e per l’agricoltura sostenibile. Senza dimenticare la prima, grande ambizione di Greenpeace: lo stop alle sperimentazioni sull’atomica che, sebbene rallentate a causa dell’opposizione da parte dell’opinione pubblica, in diversi Stati è ancora florida; per questo, Greenpeace si batte per ottenere il bando dell’atomica da parte delle Nazioni Unite.