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Protagonisti

Claudio Del Vecchio, l’uomo che fece scoprire l’America a Luxottica

Nato predestinato, non si è accontentato di essere il rampollo del fondatore di un colosso mondiale ma ha fatto una sua strada e si è sudato le sue camice. Ora le fabbrica

La biografia di Claudio Del Vecchio, presidente e Ad di Brooks Brothers Group Inc la si può riassumere con una parola: camicia. Un po’, perché essere il figlio di Leonardo Del Vecchio, fondatore e uomo simbolo di un gigante come Luxottica, significa essere nato con la camicia. Un po’, però, perché ha dovuto dimostrare coi fatti che essere predestinato ed essere privilegiato sono due cose diverse, sudandosi le proverbiali sette camicie. Infine, perché ha trovato in questo indumento un percorso tutto suo che gli ha permesso di affrancarsi dall’ombra e dall’orma paterna.

Claudio Del Vecchio: da Luxottica a Brooks Brothers

Nel 2001, infatti, ha comprato da Mark&Spencer il prestigioso marchio di camicie Brooks Brothers, il più antico brand in fatto di abiti maschili degli Stati Uniti, fondato nel 1818 e diventato nel tempo una sorta di istituzione, amato (e indossato) com’era da attori come Cary Grant, Clark Gable e Fred Astaire, artisti come Andy Warhol, attori come George Clooney, per non parlare dei presidenti americani: 40 su 45 vestivano Brooks Brothers e tra questi ci sono Lincoln, Roosvelt, Kennedy, Ford, Nixon, Reagan, Clinton, Bush figlio, Obama fino al presidente attuale, Donald Trump.

In mezzo, c’è un percorso lungo il cui inizio era segnato. Claudio Del Vecchio è cresciuto professionalmente nell’azienda del padre, quella Luxottica in cui è entrato nel 78, a 23 anni, quando però il marchio non aveva ancora raggiunto le attuali dimensioni. Dal 1979 si è occupato della distribuzione dei prodotti Luxottica in Germania e in Italia, incarico che ha tenuto fino al 1982, quando il padre gli affidò una missione importante che, a giudicare dai successivi sviluppi, è stata portata a termine con successo: la penetrazione del marchio negli Usa.

1995: quando Luxottica compra Lenscratfer

Un’occasione ghiotta per lui arrivò quando si ruppero gli equilibri nella società incaricata della distribuzione dei prodotti Luxottica sul mercato nordamericano e uno dei due soci lasciò. L’altro offrì il 50% della società al patron del gruppo italiano, il quale accettò e mise al lavoro suo figlio: «Allora la società fatturava 28 milioni di dollari e cresceva poco, al ritmo dell’1 per cento l’anno. Tre anni dopo il fatturato era cresciuto a 70 milioni di dollari, rivoluzionando logistica e processi distributivi, aumentando di 6 volte la quota di occhiali Luxottica distribuiti. Poi cominciammo a distribuire solo i nostri», ha raccontato in un’intervista a Repubblica.

La missione americana procede a gonfie vele e nel 1986 Claudio diventa uno dei presidenti di Luxottica. Nel 1990, arriva una prima svolta: la quotazione del gruppo a Wall Street dove sarebbe rimasta per oltre 20 anni, segno che ormai gli Usa erano un obiettivo da curare in modo particolare. E infatti nel 1995 arriva un colpo importante, l’acquisto di Unites States Shoe Corporation per 1,4 miliardi di dollari, la prova definitiva che il gruppo italiano mirava ad accrescere e consolidare la sua presenza nel mercato americano.

Luxottica non era interessata alle scarpe, e infatti tutto il ramo footwear verrà venduto a Nine West Group Inc per 600 milioni di dollari. Agli italiani interessano altri gioielli della Shoe Corporation, e cioè i negozi di occhiali Lenscrafter. Resta in ballo anche la linea di vestiti Casual Corner, forte di 1200 punti vendita sparsi per tutta l’America del Nord. Il numero uno non sa cosa farsene, il figlio invece un’idea ce l’ha. A metà anni Novanta, quindi, Claudio scommette sull’abbigliamento e sugli Usa. Sei anni dopo, come detto, arriverà l’acquisto di Brooks Brothers. Nel 2014 è stato nominato Cavaliere del Lavoro dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano.