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Huawei Italia: Luigi De Vecchis è il nuovo presidente

Imprenditore e manager, avrà la responsabilità di rappresentare l’azienda ai più alti livelli istituzionali

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Luigi De Vecchis è stato nominato presidente di Huawei Italia. Nel suo ruolo avrà la responsabilità di rappresentare l’azienda ai più alti livelli istituzionali, incrementare le relazioni con la business community e portare il contributo della multinazionale – che in Italia opera con circa 950 professionisti, due sedi (Milano e Roma) e un centro di Ricerca & Sviluppo – alle associazioni di categoria.

Ingegnere in Telecomunicazioni, De Vecchis ha svolto sempre attività di innovazione tecnologica, nei settori delle telecomunicazioni e impianti di produzione di energia da reattori nucleari di IV generazione. È stato direttore generale di Telesoft, azienda IT del gruppo Telecom Italia dove si occupava di sviluppo internazionale dell’ex gruppo Stet. Dopo aver assunto l’incarico di presidente e ad del gruppo Siemens in Italia, dove per 10 anni ha gestito un gruppo di 7000 persone con la presenza sul territorio di due impianti manifatturieri per la produzione a livello internazionale di Ran e Ponti Radio e un centro di Ricerca e Sviluppo, diventa presidente e amministratore delegato della società Nokia Siemens Networks, nata dalla fusione dei due gruppi Siemens Telecomunicazioni e Nokia.

Nato e cresciuto con una forte vena imprenditoriale, fonda la società Merivus e partecipa al programma mondiale Generation Four International Forum (Gif) per la ricerca e sviluppo dei reattori di IV generazione. Ex consigliere del ministro delle Politiche agricole in tema di energia sostenibile e membro del gruppo di lavoro interministeriale per la valutazione e delibera in merito all’estensione dell’incentivo per l’energia da fonti rinnovabili, è da oltre dieci anni direttore scientifico onorario e volontario presso Occam, onlus fondata da UNesco, dove si è occupato di innovazione nel campo dell’energia, dello smaltimento dei rifiuti e della nuova frontiera della medicina per estendere in modo sostenibile la sanità a tutta la popolazione mondiale.