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Lifestyle

Niente vacanze per metà degli italiani

E tra chi ha intenzione di partire, solo il 5,5% ha già prenotato

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Poco più della metà degli italiani (51%) ha deciso di andare in vacanza nei prossimi mesi anche se solo il 5,5% ha già prenotato. Sul versante opposto, sono 25 milioni gli italiani che hanno scelto di non partire (49%), dei quali quasi 8 milioni per impossibilità economiche (15,3%) principalmente tra le categorie dei lavoratori autonomi (21,4%) in misura doppia rispetto ai lavoratori dipendenti (12,7%). La Sicilia, insieme a Toscana e Puglia, si colloca sul podio delle destinazioni più gettonate da chi ha dichiarato di trascorrere una vacanza in Italia (92,3%). Appena il 7,8%, al contrario, ha in programma un viaggio fuori dai confini nazionali.Inutile dire che l’emergenza sanitaria influenzerà fortemente i consumi turistici degli italiani. Ben quattro su dieci optano per soluzioni ricettive ritenute “più sicure”: appartamento preso in affitto (18,9%), casa di proprietà della famiglia (17,4%) oppure ospite di parenti o amici (5,2%). È quanto emerge da un’indagine realizzata da Demoskopika per conto del Comune di Siena in esclusiva per Ansa che ha coinvolto un campione di 1.539 cittadini intervistati tra il 18 e il 25 maggio scorsi.

L’identikit del turista post-Covid

Dal sondaggio emerge chiaramente un identikit del viaggiatore di questa estate: lavoratore dipendente, di età compresa tra i 36 e i 64 anni, con un reddito annuale superiore a 40 mila euro, preferibilmente laureato. Opta per una vacanza in Italia di una o due settimane, meglio se al mare nel mese di agosto, in coppia o in famiglia, pernottando in una casa di proprietà o presa in affitto ma non disdegnando, in alternativa, l’albergo o il villaggio turistico. Per vivere una vacanza sicura non ha dubbi: osservare le norme di distanziamento sociale e regolare l’afflusso di persone.

Le misure per una vacanza sicura

Quali sono le azioni prioritarie affinché un turista possa sentirsi rassicurato e al sicuro in vacanza? Gli italiani sembrano non avere alcun dubbio. Due le principali modalità di risposta individuate: il 48,7% ritiene sia fondamentale “vigilare sull’osservazione delle norme di distanziamento sociale e sull’uso delle mascherine” mentre il 43,3% ritiene indispensabile “regolare l’afflusso di turisti per evitare assembramenti”. Rilevante anche la percentuale di casi, 33,3%, che si sentirebbe rassicurato se si garantisse “l’osservanza del distanziamento sociale durante la fruizione dell’offerta culturale” o si organizzasse adeguatamente “il distanziamento sociale e una corretta sanificazione degli ambienti (28,3%). E, ancora, per il 15,8% del campione interpellato risulta proficuo “fornire adeguate informazioni sulle misure di protezione sanitaria” oltre ad “assicurare ai visitatori strutture sanitarie efficienti in grado di prestare soccorso in caso di bisogno” (9,4%) e a “intensificare le misure di distanziamento sociale e di sicurezza sanitaria sui mezzi di trasporto pubblico” (5,0%).

Sicilia, Toscana e Puglia le mete più gettonate

Sarà principalmente il Sud a trainare la ripresa del settore turistico italiano. Sul podio delle mete turistiche più ricercate dagli italiani per i prossimi mesi si posizionano, infatti, due destinazioni del Mezzogiorno a forte trazione balneare, Sicilia e Puglia che hanno totalizzato rispettivamente il 12,7% e l’11,0%. Tra loro si colloca la Toscana che si guadagna la “medaglia d’argento” avendo raccolto l’11,9% delle preferenze dei turisti italiani. Decisamente rilevanti anche le indicazioni espresse per altre quattro destinazioni turistiche: Trentino-Alto Adige (8,3%), Calabria (8,1%), Emilia-Romagna (6,3%) e Sardegna (6,2%). Seguono , in un’area di appeal intermedio, Liguria (4,3%), Campania (4,0%), Veneto (3,9%), Abruzzo (3,6%), Lombardia (3,4%), Marche (3,3%) e Piemonte (3,3%). A chiudere la classifica delle preferenze degli italiani le rimanenti destinazioni turistiche: Lazio e Valle d’Aosta (2,3%), Umbria (1,9%), Basilicata (1,5%), Friuli Venezia Giulia (1,1%) e Molise (0,4%).

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Foto di Siggy Nowak da Pixabay