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Nozze Keurig-Dr Pepper: che anno per le acquisizioni

Con questa operazione nasce un colosso delle bevande che con la 7Up farà concorrenza a Coca-Cola e Nestlè. Periodo d’oro per le acquisizioni: mai così bene dal 2000

Il caffè Keurig compra Dr. Pepper. Nel periodo d’oro delle acquisizioni – mai così vorticose dal 2000 – nasce così un gruppo delle bevande solidissimo che che con il proprio marchio di punta, 7Up, di sfidare i colossi Coca-Cola e Nestlé. L’operazione è costata 18,7 miliardi di dollari, pagati da Keurig Green Mountain per acquistare Dr. Pepper Snapple, le cui azioni sono subito schizzate del 30%.

Nozze Keurig-Dr Pepper: terremoto tra le bollicine

Dall’unione di Keurig con Dr. Pepper Snapple nasce Keurig Dr Pepper, una società con ricavi per 11 miliardi di dollari. Il colosso sarà controllato per l’87% dagli azionisti Keurig e per il 13% da quelli di Dr Pepper Snapple. JAB, la holding controllata dalla famiglia tedesca Reimann, sarà il maggiore azionista, mentre Mondelez International avrà il 13-14%. «L’unione creerà una società di bibite in grado di soddisfare tutti i bisogni degli azionisti” afferma Bob Gamgort, amministratore delegato di Keurig che sarà alla guida della nuova società.

Per Dr Pepper la fusione porta l’apertura verso il mercato delle bibite meno zuccherate, come i succhi, l’acqua e il caffè e tè. «Siamo la prima società a unire bevande calde e fredde su grande scala, e riteniamo di poter partecipare efficacemente al consolidamento in atto nell’industria». aggiunge Gamgort, stimando 600 milioni di dollari di risparmi annuali entro il 2021.

Euforia acquisizioni ed effetto Trump

Le nozze Keurig-Dr Pepper si inserisce nel boom di fusioni e acquisizioni a livello mondiale: nel solo 2018 – quindi nei primi 29 giorni di gennaio – sono state annunciate operazioni per 273 miliardi di dollari, come ai tempi dell’euforia dotcom del 2000. Per molti il merito di questa vivacità va alla riforme delle tasse di Trump. L’euforia portata in Borsa dalla manovra ha spinto a una fuga dai bond, con i prezzi dei Treasury americani scesi ai minimi degli ultimi quattro anni (rendimenti al 2,71%).

Tra le altre operazioni annunciate nelle ultime ore c’è l’accordo raggiunto da Sanofi per rilevare la biotech belga Ablynx per 3,9 miliardi di euro. E a inizio mese aveva preso il controllo per oltre 11,5 mliardi di dollari di Bioverativ, gruppo che produce medicinali per curare l’emofilia. Nel settore energetico Dominion Energy ha acquisito per 14,6 miliardi di dollari la utility americana Scana a quello del beverage, mentre Bacardi si è presa la tequila Patron per 5,1 miliardi.

Ipo in vista

La corsa dell’M&A dovrebbe continuare nei prossimi mesi. Se alla fine dello scorso anno gli analisti prevedevano un livello di operazioni di fusione e acquisizione per 3 mila miliardi di dollari a livello globale nel 2018, ora le stime sono state alzate del 6,7% a 3200 miliardi. Le Ipo attese, invece, sono attese in crescita di oltre il 50% a livello globale a 290 miliardi di dollari.

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