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Banche europee in crescita: per Abi siamo fuori dalla crisi

I maggiori gruppi europei, operanti in 22 mercati, hanno chiuso il 2017 con bilanci positivi, migliorando molti indici

Forse siamo arrivati a una svolta. Dopo anni molto difficili, segnati da una profonda crisi economica e finanziaria, dal mondo bancario arrivano segnali incoraggianti. Il IV Rapporto sui mercati bancari europei realizzato dall’Abi, l’Associazione bancaria italiana, dimostra, infatti, che i maggiori gruppi europei, operanti in 22 mercati, hanno chiuso il 2017 con bilanci positivi. Rispetto al 2016, sono cresciuti almeno quattro indici. Innanzitutto, lo stock dei crediti erogati alla clientela, in rialzo dell’1,7%, e l’indice patrimoniale, Common Equity Tier 1 (CET1) ratio, uno dei parametri più utilizzati per valutare la solidità di una banca, che raggiunge quota 14,5%, crescendo di circa 1 punto percentuale in un anno. Bene anche gli utili di esercizio, misurati al netto delle componenti straordinarie di costo e di ricavo, in evidente crescita e ora intorno al 36%, e il rendimento medio sul capitale proprio investito (ROE), al netto delle componenti straordinarie, che può essere considerato una sintesi della economicità complessiva è che è superiore di 1,7 punti rispetto a un anno prima (ora è al 6,7%). Inoltre, l’ammontare dei crediti deteriorati (NPL) si è ridotto di circa l’11%.

Non solo banche europee in crescita, ma anche quelle italiane

Anche i gruppi bancari italiani sembrano aver superato il momento nero. I dati del 2017, infatti, sono i migliori dall’avvio della crisi. In particolare il ROE, misurato al netto delle componenti di reddito straordinarie, raggiunge il 4% circa, dimostrando di essere in forte recupero dopo le perdite del 2016. Secondo gli esperti, la ripresa delle banche è diretta conseguenza della ripresa dell’economia, che si sta riflettendo positivamente sulla dinamica del credito, sulla qualità dell’attivo e, più in generale, sui risultati economici.