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Agricoltura 4.0: il comparto segna un +22% nel 2019

Mappatura dei campi, monitoraggio delle colture e non solo: il settore agroalimentare fa un uso sempre più importante di tecnologie digitali

Il 2019 è stato un anno di grande crescita per il comparto dell’Agricoltura 4.0 in Italia, che negli ultimi 12 mesi ha fatto registrare una crescita del 22% e un giro d’affari complessivo di 450 milioni di euro.

Sono i dati che emergono dall’ultimo Osservatorio Smart Agrifood, lo studio permanente sull’innovazione digitale nell’agroalimentare realizzato dalla School of Management del Politecnico di Milano e dal Laboratorio “Research & Innovation for Smart Enterprises” dell’Università di Brescia.

Il mercato dell’Agrifood 4.0

Sono più di 450 le soluzioni di agricoltura smart realizzate quest’anno da 160 aziende italiane: un dato particolarmente significativo soprattutto se si tiene conto del fatto che le realtà coinvolte sono aumentate di circa 100 unità rispetto al 2018.

A dominare il mercato attuale sono soprattutto gli attori già affermati come i fornitori di macchine e attrezzature agricole, che generano l’86% dell’offerta complessiva. La quota di aziende emergenti si attesta invece al 14%: si tratta in particolare di startup che propongono servizi di consulenza e sistemi innovativi di raccolta e analisi dei dati.

Le soluzioni più impiegate

Tra le tecnologie più richieste dalle aziende agricole troviamo gli strumenti di farming 4.0, come i software gestionali (impiegati dal 66% della aziende intervistate), i sistemi di mappatura dei campi (40%), il monitoraggio dei trattori e delle macchine agricole (39%), i sistemi di decision support (31%) e quelli di monitoraggio delle colture (28%).

Restano indietro i droni e i robot, impiegati solo dal 5% delle aziende agricole a causa della scarsa disponibilità di soluzioni e dei costi spesso non sostenibili.

Blockchain e tracciabilità

L’ultima edizione dell’Osservatorio punta inoltre l’attenzione sull’impiego delle tecnologie digitali volte a migliorare la tracciabilità alimentare. Un settore quest’ultimo occupato in particolare dalle piattaforme blockchain, che rappresentano il 43% del totale (+111% rispetto a un anno fa). Minore l’offerta di sistemi basati sul Data Analytics (34%) e sull’IoT (30%), che pure fanno segnare una crescita del 63% rispetto al 2018.

Ma quali sono le ragioni che spingono le aziende del settore a ricorrere alle tecnologie blockchain? Oltre alla già citata trasparenza nella filiera, troviamo le opportunità per il marketing e le vendite, la possibilità di offrire maggiori informazioni ai consumatori e l’esigenza di rendere più efficiente il richiamo dei prodotti a garanzia di una maggiore sicurezza alimentare.

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©Photo Unsplash