Arriva l’Heart Hour e, finalmente, trova un Italia più green

Il WWF premia nove città italiane per le loro buone pratiche di sostenibilità urbana. L’area C di Milano, ma anche il bikesharing di Torino, l’importante è affrontare la questione ambientale

Il 31 marzo la Terra sarà investita da un’ora di buio. È l’Heart Hour organizzata dal WWF (approfondisci qui). Un’oscurità utile a ripensare la questione ambientale. La manifestazione interessa anche l’Italia che, quest’anno ci arriva più preparata rispetto al passato. Il WWF ha infatti premiato nove tra città e comuni italiani, che si sono aggiudicati ex equo il concorso “Reinventare le città”. Si tratta di nove città che hanno considerato la questione ambientale in modo innovativo, sotto il profilo di acqua, aria, cibo, mobilità, rifiuti, consumo del suolo, biodiversità, con un occhio di riguardo per il coinvolgimento attivo dei cittadini. Le “buone nove” selezionate sono: Torino, per il bikesharing “TOBike”; Forlì/Cesena, per l’iniziativa “Pannolini lavabili, tutta un’altra scelta!”; Milano, per l’introduzione dell’area C; Forni di Sopra, per il progetto di autonomia energetica; Napoli, per l’incremento di raccolta differenziata; Venezia, per la produzione, entro fine anno, di elettricità pulita dalle onde del mare; Vanzago, per la casa dell’acqua a pannelli solari; Rocchetta Vara (La Spezia) per il recupero di filiera corta e antiche culture e, infine, Ponte Buggianese (Pistoia) per l’iniziativa “Il padule che vorremmo”.

Ora, dunque, tutti i Comuni italiani possono candidarsi al City Challenge WWF, la sfida internazionale che premia i migliori programmi elaborati dalle città per rispondere alle necessità quotidiane dei cittadini in un futuro rinnovabile. Il concorso è stato lanciato lo scorso anno in Svezia, dove ha visto la premiazione della città di Malmo, e, da quest’anno, si allarga a cinque paesi pilota: Italia, Canada, India, Stati Uniti e Svezia, con la premiazione delle migliori città in occasione di Earth Hour 2013. I progetti verranno vagliati attraverso il “carbonn Cities Climate Registry” (cCCR)”, una piattaforma per la valutazione delle emissioni di carbonio per fronteggiare i cambiamenti climatici, riconosciuta a livello internazionale e gestita da ICLEI – Governi Locali per la Sostenibilità.

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