Spedire pacchi in Italia dall’estero? Missione (quasi) impossibile

Le poste giapponesi paragonano il nostro servizio postale a quello della Striscia di Gaza, Paraguay, Georgia e Haiti. Il motivo? Troppi ritardi nelle consegne e pratiche doganali troppo rigide

Inviare un pacco in Italia? Missione (quasi) impossibile: «Aspettatevi ritardi», lo dice JapanPost (le poste giapponesi) che, in una nota, paragona il servizio postale italiano a quello della Striscia di Gaza, del Paraguay, della Georgia e di Haiti. Il documento spiega, Paese per Paese, i motivi per cui la corrispondenza, dopo il trasporto aereo, venga consegnata in ritardo.

ITALIA: TROPPI CONTROLLI E RITARDI. L’Italia è entrata nella “short list” nipponica dei Paesi con “consegne lumaca” per le seguenti ragioni: troppi ritardi e un sistema di controlli doganali troppo rigido. Il nostro Paese, infatti, ha i protocolli più complessi rispetto a tutta l’Europa.

GLI ALTRI PAESI “RITARDATARI”. Il giudizio di JapanPost è altrettanto severo anche per gli altri Paesi della lista: Haiti è bacchettata per i ritardi a causa di terremoti e situazione politica critica. Non se la cavano neanche Colombia e Paraguay per il servizio aereo discontinuo.

Male anche in Georgia per il cambio della rotta di transito e nella Striscia di Gaza a causa della situazione politica instabile. Infine male anche per la Russia con operazioni doganali rigide all’aeroporto di Mosca e all’ufficio di posta internazionale e con ritardi del servizio di consegna.

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