Prezzo dei carburanti, il Codacons propone il boicottaggio

L’associazione dei consumatori invita a non utilizzare la benzina cara e indice lo “sciopero della spesa”

Dire basta alla benzina cara. Il Codacons invita i consumatori, già a partire da domani, a boicottare tutte le pompe di benzina che chiedono per un litro di verde più di 1,8 euro. Secondo l’associazione «i consumatori sono fuori dell’agenda del Governo Monti che li usa solo come carne da macello per spremerli con balzelli di ogni tipo fino a scoppiare», è quindi necessario che gli stessi si organizzino da soli. Come? «Facendo il pieno di venerdì, sabato o domenica presso le marche che praticano la promozione e sconti e per il resto della settimana boicottare le pompe troppo care che devono essere punite e non vendere nemmeno un litro di carburante».

Non solo caro benzina, il Codacons, fortemente critico nei confronti dell’esecutivo, denuncia anche tutti i provvedimenti, mancati, del governo Monti:

● nessun intervento sulle bollette o sul blocco dalle tariffe pubbliche;● niente liberalizzazione dei farmaci nei supermercati;● niente eliminazione dei privilegi dei notai e delle professioni;● niente concorrenza per l’RC Auto;● nessun intervento di controllo sui bilanci dei petrolieri e dei benzinai per verificare quanto hanno pagato realmente la benzina che ora vendono a 2 euro al litro.

Una serie di (non) azioni che insieme all’aumento delle tasse, costeranno a ogni famiglia italiana 3.500 euro in più rispetto all’anno scorso. Per protestare contro questo stato di cose Codacons lancia anche un’altra iniziativa: lo sciopero della spesa. Fissato per il prossimo 19 settembre invita i consumatori a fare acquisti durante tutta la giornata e ai commercianti di abbassare le saracinesche «contro le tasse insostenibili e le banche che non fanno credito».

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