Anche il mondo del porno ha ora la sua rivista accademica. Si chiama Porn Studies il trimestrale, curato dagli scienziati britannici Feona Attwood e Clarissa Smith, dedicato allo studio della “pornografia e delle rappresentazioni sessuali” nella società moderna. Un trimestrale, questo edito da Routledge, che esplora come il mondo del porno sia cambiato a seguito delle mutazioni tecnologiche che hanno rivoluzionato l’universo dei media. «L’hard è prodotto e distribuito ormai ampiamente, ma gran parte delle discussioni sui cambiamenti a cui è andato incontro questo mondo nell’era moderna è ancora basato su congetture» sostengono i curatori nella presentazione della nuova rivista.
Un tema scottante, basti pensare che, come ha sottolineato un report dell’Huffington Post, nel 2013 i siti porno hanno raggiunto più visitatori di Netflix, Amazon e Twitter messi insieme.
La dimensione economica delle produzioni pornografiche, le connessioni tra questi film e il cinema mainstream, il ruolo delle star del porno, le intersezioni tra i media sessualmente espliciti e gli attuali costumi sociali e politici: le aree di interesse di Porn Studies.
Nel primo numero da segnalare un articolo sul “valore del porno femminista organico”.
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