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Attualità

Muore il leader nordcoreano Kim Jong-il

Al posto del “caro leader” il terzogenito Kim Jong-un, sale il livello di guardia al confine con la Corea del Sud

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La Corea del Nord perde il “caro leader” Kim Jong-il, così veniva definito il dittatore nordcoreano scomparso lo scorso 17 dicembre a causa di un infarto durante un viaggio in treno. L’annuncio, dopo il lancio dell’agenzia di stampa Kcna è arrivato da una anchorwoman della televisione di Stato che ha trattenuto a stento le lacrime. Kim Jong-il, morto a 69 anni (o 70 secondo l’anagrafe sovietica), era stato vittima di un ictus nell’agosto del 2008 e, dopo essersi ripreso parzialmente, aveva preparato il passaggio di poteri al terzogenito Kim Jong-un. I funerali del leader nordcoreano, salito al potere nel 1994 dopo la morte del padre Kim Il-sung, si terranno il 28 dicembre a Pyongyang.Il profilo di Kim Jong-il. Spietato e accorto, venerato come un semidio, secondo la breve biografia dell’agenzia Ansa, Kim Jong-il è l’uomo che in nome della dottrina ‘Songun’ (i militari prima di tutto) ha sfidato il mondo intero con la minaccia dei suoi armamenti atomici. Noto per i suoi eccessi (vita all’insegna del lusso malgrado un popolo ridotto alla fame) sfruttò l’ideologia politica Songun per rafforzare il controllo dello Stato a scapito di un’economia andata peggiorando con la fine della Guerra Fredda e la perdita dei partner e alleati commerciali tradizionali. Le carestie della fine degli anni ’90 sono costate la vita a milioni di persone, mentre i piani militari sono andati avanti, a pieno regime. Dopo la parentesi della politica del ‘raggio di sole’ con la Corea del Sud con cui c’è formalmente solo un accordo di armistizio dopo la Guerra del 1950-53, il ‘caro leader’ sintetizzò al meglio la sua politica incontrando a Pyongyang nel 2000 l’allora segretario di Stato Usa, Madeleine Albright: “Se non c’è confronto, non c’è alcun significato nelle armi”. Sale la tensione al confine. La morte di Kim Jong-il ha provocato un innalzamento dell’allerta al confine con la Corea del Sud dove l’esercito ha aumentato la vigilanza. Intanto il presidente sudcoreano Lee Myung-bak ha chiesto ai connazionali di mantenere la calma e di continuare a svolgere le normali attività, senza farsi sconvolgere dalla notizia della morte del leader nordcoreano Kim Jong-il.

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