L’università che vorremmo

Atenei-aziende: esigenze e proposte per una collaborazione fruttuosa. Faccia a faccia tra Marco Mancini, presidente Crui, e Ivan Lo Bello, vicepresidente Confindustria per l’Education, sull’annoso problema del rapporto formazione-lavoro

Di certo la questione, ormai datata, della discrepanza tra formazione accademica ed esigenze del mondo del la­voro non è risolta, eppure qualcosa (finalmente!) si muove e la strada intrapresa, benché ancora lunga, sembra esse­re quella giusta per raggiungere l’obiettivo: si chiama collabora­zione. Perché se le due realtà sono distinte e portatrici di esigen­ze differenti, allo stesso tempo sono inevitabilmente legate ed è fondamentale, anche per il bene del Paese, che trovino impor­tanti punti di contatto. Che non si tratta di una mission impos­sible lo dimostra, in primis, l’Accordo per l’università, la ricer­ca e l’innovazione già stipulato tra la Conferenza dei rettori del­le università italiane (Crui) e Confindustria (al link qui sotto, intervista a Marco Mancini) – princi­pali rappresentanti delle due realtà chiamate in causa – ma an­che le intese locali che, seppur a macchia di leopardo, interessa­no numerose regioni italiane.Ne abbiamo parlato con Marco Mancini, presidente Crui, e con Ivan Lo Bello, vicepresidente di Confindustria per l’Education.

“La parola chiave è formare insieme” – Intervista a Marco Mancini

“Seguiamo l’esempio della Germania” – Intervista a Ivan Lo Bello

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