L’Oréal sostiene le ricercatrici italiane

Con il patrocinio di Unesco, premiate cinque giovani ricercatrici che si sono distinte per i loro progetti di ricerca in ambito scientifico. 15mila euro per contribuire al loro percorso professionale. Il premio “L’Oréal Italia per le Donne e la Scienza 2013”

Rubina Baglio, Elena Bitocchi, Chiara Cantiani, Valentina Martena e Valentina Pirro. Sono loro le cinque vincitrici del premio L’Oréal Italia per le Donne e la Scienza 2013 promosso da L’Oréal Italia in collaborazione con la Commissione Nazionale italiana per l’Unesco. Un premio questo che, attraverso una borsa di studio del valore di 15mila euro, ha l’obiettivo di sostenere economicamente l’attività di ricerca in campo scientifico delle giovani ricercatrici a cui è destinato e contribuire in maniera concreta al loro percorso professionale.

Le cinque vincitrici, che si sono distinte tra oltre 280 candidate provenienti da tutta Italia per i loro progetti di ricerca nel campo delle Scienze della Vita e della Materia, sono giovani donne che quotidianamente si scontrano con le mille difficoltà della ricerca scientifica italiana, soprattutto se rosa. Si scontrano ma non si arrendono. E il premio vuole riconoscere proprio questo impegno. «La collaborazione tra L’Oréal e Unesco è stata creata per attirare l’attenzione sul disequilibrio tra uomini e donne nel mondo scientifico, non soltanto attraverso il riconoscimento e il supporto alle ricercatrici, ma anche garantendo a queste stesse donne una visibilità tale da proporle come modello per ragazze in età scolastica» ha spiegato durante la cerimonia di premiazione Giorgina Gallo, presidente di L’Oréal Italia.Cerimonia alla quale hanno preso parte anche il rettore dell’Università degli Studi di Milano Gianluca Vago il presidente della Commissione italiana per l’Unesco Giovanni Puglisi, e il presidente della giuria, il professor Umberto Veronesi.

LE 5 PREMIATE L’ORÉAL ITALIA PER LE DONNE E LA SCIENZA 2013

Valentina Pirro, 27 anni è laureata in Chimica Clinica, Forense e dello Sport presso l’Università degli Studi di Torino. Ha vinto con un progetto che mira a studiare come le innovazioni tecnologico-strumentali nel campo della spettrometria di massa e quelle metodologiche per l’analisi multivariata dei dati possano applicarsi a sempre nuove e più complesse indagini clinico-forensi.

Serena Rubina Baglio, 31 anni è laureata in Biotecnologie Farmaceutiche presso l’università di Bologna. Ha vinto con un progetto che studia i meccanismi alla base dello sviluppo e della progressione dell’osteosarcoma, un tumore molto aggressivo che colpisce soprattutto bambini e adolescenti.

Elena Bitocchi, 35 anni è laureata in Scienze e Tecnologie Agrarie all’Università Politecnica delle Marche. Ha vinto con un progetto che comprende studi sia di ricerca di base sia applicativi nel campo della genetica vegetale approfondendo le sfide che l’agricoltura sarà a chiamata ad affrontare in futuro in relazione all’ncremento della popolazione mondiale, alla necessita di una garanzia della sicurezza alimentare o all’esigenza di tutelare l’ambiente.

Chiara Cantiani, 31 anni è laureata nel 2006 in Psicologia Clinica e Neuropsicologia presso l’Università degli Studi di Milano-Bicocca. Attualmente è impegnata in qualità di ricercatrice presso l’IRCCS Eugenio Medea – Associazione La Nostra Famiglia – polo di Bosisio Parini. Ha vinto con un progetto che ha come obiettivo la prevenzione dei problemi del linguaggio attraverso l’individuazione di fattori di rischio, già a partire dai primi mesi di vita, in bambini che potrebbero avere in futuro problemi nello sviluppo del linguaggio.

Valentina Martena, 28 anni ed è laureata in Chimica e Tecnologia Farmaceutiche presso L’Università degli Studi di Camerino. Ha vinto con un progetto incentrato sulla messa a punto di tecnologie innovative che rendano più efficace la cura dei tumori del sistema nervoso centrale.

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