Giorgio Napolitano si è dimesso da presidente della Repubblica

Mai nessuno prima di lui in carica per nove anni al Quirinale. “Contento di tornare a casa”. L’augurio al Paese: “Che sia unito e sereno”

Ultimo giorno da presidente della Repubblica per Giorgio Napolitano, che dopo nove anni lascia la residenza al Colle. Martedì 12 gennaio, suo penultimo giorno da capo dello Stato, Napolitano, dopo aver salutato i Corazzieri e i dipendenti del Quirinale, aveva ammesso a un gruppo di ragazzi in occasione della manifestazione Una vita da Social (campagna di sensibilizzazione sull’uso distorto del Web): “Certo che sono contento, qui si sta bene, è tutto molto bello ma si sta troppo chiusi, non dico come in una prigione perché non è così, ma ci sono troppi condizionamenti, si esce poco”. Poi un augurio al Paese: “Che sia unito e sereno, anche perché viviamo in un momento molto difficile”.

Chi dopo Napolitano?

Come si elegge il Presidente

Il ruolo del capo dello Stato

Quella di Giorgio Napolitano – primo Presidente nella storia a essere rieletto dopo il primo mandato – non sarà pensione: il suo lavoro continuerà tra le aule di Palazzo Madama come senatore a vita: in linea teorica lo si potrebbe veder esordire già in occasione del voto in Aula sull’Italicum. Napolitano oggi firmerà le sue dimissioni, che saranno poi recapitate dal segretario generale del Quirinale Donato Marra ai presidenti delle Camere e al presidente del Consiglio. Per lui, come senatore a vita, è stato riservato uno studio al quarto piano di Palazzo Giustiniani, alle spalle di palazzo Madama, come tutti i Presidenti emeriti.

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