Fosse stato un referendum abrogativo, il voto sarebbe stato nullo per il non raggiungimento del quorum di partecipazione (il 50% +1 della popolazione). Alle ultime elezioni regionali della Sicilia, quelle che hanno portato al successo il candidato Pd-Udc, Rosario Crocetta, meno di un elettore su due si è presentato alle urne; a votare solo 2.203.885 siciliani, il 47,42% degli aventi diritto: un record negativo storico per la Sicilia. I PRECEDENTI. Nel 2008, quando si votò anche di lunedì e in contemporanea con le politiche, la partecipazione era stata del 66,68% e nel 2006, quando come in questa occasione i seggi erano rimasti aperti solo la domenica votarono il 59,16% dei siciliani e nel 2001 il 63,47%. A vincere è stato il partito del non voto, i siciliani hanno espresso la propria disillusione a questa politica. A Omnibus, su La7, il rappresentante del Partito democratico, Giuseppe Fioroni, ha sottolineato che “se il 53% dei siciliani non è andato a votare, ed è un dato molto simile a quello nazionale, significa che c’è una domanda di offerta politica che non trova riscontro”.
I dati ufficiali sulle elezioni regionali 2012 in Siciali. Rosario Crocetta è il nuovo presidente della Regione siciliana con il 30,4% delle preferenze. Nello Musumeci (Pdl, Cantiere popolare e Alleanza di centro) si è fermato al 25,7%; Giancarlo Cancelleri, candidato del Movimento 5 Stelle, ha ottenuto il 18,1%.A seguire Gianfranco Miccichè, sostenuto da Grande Sud, Pds-Mpa, Fli, Ppa con il 15,4%, Giovanna Marano (Sel e Idv) con il 6,0%. E ancora Mariano Ferro (Movimento dei Forconi) con l’1,5%, Cateno De Luca (Rivoluzione siciliana) con l’1,2%, Gaspare Sturzo (Sturzo presidente) con lo 0,9%, Giacomo Di Leo (Partito comunista dei lavoratori) con lo 0,2% e Lucia Pinsone (Volontari per l’Italia) con lo 0,1%.
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