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Attualità

Creato il primo organismo con Dna artificiale

Alle due coppie di base azotate che compongo l’acido desossiribonucleico, ne è stata aggiunta una terza, artificiale. La scoperta è del team di scienziati californiani guidati da Floyd E. Romesberg

La notizia è che funziona: è possibile creare artificialmente, all’interno di un batterio, un Dna geneticamente modificato in grado di replicarsi e trasmettersi alla progenie. La scoperta, pubblicata sulla rivista scientifica Nature, è del team di scienziati californiani della Scripps Institute. “La vita in tutta la sua diversità è codificata solo da due coppie di basi azotate del Dna: adenina-timina (AT) e citosina-guanina (CG). Quello che abbiamo fatto è stato realizzare un organismo che contiene le due coppie naturali, più un terzo paio di basi non naturale”, spiega Floyd E. Romesberg, alla guida team di ricerca. Questo terzo paio artificiale è composto da due molecole note come d5SICS e Dnam: sono state innestate, attraverso una microalga, nel Dna di un banale batterio, ossia l’Escherichia coli. Il risultato è la creazione del primo organismo vivente con Dna semisintetico, trasmissibile. “Questo dimostra che è possibile creare la vita artificialmente”, continua Romesberg. “Quello che abbiamo fatto ci avvicina a una biologia a ‘Dna espanso’, che avrà molte applicazioni: da nuovi farmaci a nuovi tipi di nanotecnologie”. Ora il prossimo passo è testare gli effetti del Dna espanso, inserendo il nuovo paio di basi artificiali anche in regioni più importanti del genoma.