Chi legge l’etichetta può risparmiare fino a 1.200 euro l’anno

Prodotti fabbricati negli stessi stabilimenti ma venduti con marchi e prezzi diversi. Sul web “Io leggo l’etichetta”, la community del risparmio

Risparmiare fino a 1.200 euro l’anno sulla propria spesa con un semplice gesto: l’attenta lettura dell’etichetta. È l’idea alla base del movimento del risparmio “Io leggo l’etichetta”.

Tutto è partito dall’idea di Raffaele Brogna, giovane consulente informatico, e dalla sua ‘scoperta’: sugli scaffali dei nostri supermercati esistono articoli uguali (o quasi), prodotti e confezionati nello stesso stabilimento con identici ingredienti, ma venduti a prezzi notevolmente diversi. Sono quelli con marchi generalisti ma prodotti da aziende più rinomate, titolari di brand celebri. Come il Caffè Esselunga prodotto dalla Pellini e venduto negli store della S lunga a quasi 2 euro meno del suo fratello famoso, oppure gli Yogurt Conad e Coop prodotti entrambi dalla Vipiteno e venduti a 0,84 centesimi, contro i 0,98 dello yogurt di marca. Per non parlare poi dei Pannolini Coop, prodotti da Huggies, ma venduti a 64 centesimi in meno rispetto a quelli a marchio.

Come recita il manifesto di “Io leggo l’etichetta” (il cui scopo è proprio quello di condividere queste, preziose, informazioni) «tramite l’etichetta infatti il consumatore può conoscere il nome e la sede del fabbricante o del confezionatore o del venditore di un alimento». È vero, a volte il nome dell’operatore è sostituito da un marchio depositato, ma per legge in Italia va sempre indicata la sede dello stabilimento di produzione o di confezionamento, e con queste indicazioni, ossia lo stabilimento di produzione con riferimento al suo indirizzo preciso, l’origine del prodotto e la sua casa di provenienza non hanno più segreti. Non almeno per “Io leggo l’etichetta”, un vero e proprio gruppo di acquisto che prova, attraverso un sito e i profili facebook e twitter, a formare una classe di consumatori consapevoli. Per entrare a far parte di questa community del risparmio basta andare a fare la spesa e leggere con attenzione le etichette. Individuare quindi una coppia di prodotti fabbricati nello stesso stabilimento. Acquistarli, scattare una foto alle due etichette e/o confezioni che ne provino la similarità e la provenienza dagli stessi stabilimenti di produzione, e una foto allo scontrino che attesta il differente prezzo dei due prodotti; e condividere con la community queste informazioni. «Su una spesa media di 60 prodotti settimanali potete risparmiare fino a 120 euro al mese. A fine anno avrete recuperato oltre 1400 euro» la promessa di “Io leggo l’etichetta”.

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