Immobili, spesso abitazioni ma anche garage e magazzini, sconosciuti al catasto e, di conseguenza, all’occhio del Fisco. Sono le cosiddette ‘case fantasma’ sulle quali non è mai stato pagato un euro di tassa. Nel 2011, però, l’analisi dell’agenzia del Territorio e del dipartimento delle Finanze del ministero dell’Economia ha portato all’accertamento di oltre un milione di questi immobili (esattamente 1.081.698) ai quali è stata attribuita una rendita catastale di 817,39 milioni di euro per un gettito stimato in 472 milioni di euro (ci sarebbero anche altri 2 miliardi di arretrati per un gettito potenziale di 2,5 miliardi). Tra le province dove è stato registrato il maggior numero di case fantasma c’è Napoli, in cima a questa particolare classifica e subito davanti a Cosena, Salerno e Reggio Calabria. La prima provincia del Nord Italia è Cuneo.
Come è stato eseguito l’accertamento. L’agenzia del Territorio e il dipartimento delle Finanze del ministero dell’Economia sono partiti dalle 2.228.143 particelle nelle quali si era constata la presenza di potenziali fabbricati sconosciuti al catasto. La scoperta delle case fantasma è avvenuta attraverso accertamenti, disposti in seguito a un lavoro condotto attraverso nuove tecnologie quali foto-identificazione e la sovrapposizione delle aree fotografate con vecchie mappe catastali.
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