Al “supermercato” il carburante costa meno

I prezzi della benzina nelle vicinanze di una catena di supermercati costa meno soprattutto quelli della catena Auchan, sono i più bassi d’Italia

Ai giorni nostri il caro benzina sta’ diventando un vero e proprio problema, ed ognuno di noi cerca dei semplici trucchi per riuscire a risparmiare qualche euro facendo il pieno alla propria macchina. Ma ad oggi la soluzione migliore per risparmiare sia che abbiate una vettura a benzina, a diesel o a metano è quella di fare rifornimento al supermercato. I 27 distributori meno cari, sparsi in 10 Regione italiane, si trovano in corrispondenza dei supermercati Auchan. La certificazione di benzina più economica del Paese arriva direttamente dal Ministero dello Sviluppo Economico, che periodicamente rileva i prezzi della benzina su tutto il territorio nazionale. Nell’ultima di queste rilevazioni proprio la catena di supermercati Auchan è risultata la catena che applica i prezzi più bassi d’Italia nel segmento a self-service con prezzi medi che vanno dai 1,369 euro al litro per il gasolio e di 1,501 euro/litro per la benzina. Per quanto riguarda il segmento servito invece i prezzi variano dai 0,539 euro/litro per il Gpl e 0,939 euro/litro per il metano. A conti fatti un italiano facendo benzina presso i distributori Auchan risparmia mediamente 6,9 cent/litro sul diesel, 7,7 sulla benzina, 4,9 sul metano e 9,5 sul GPL. La domanda sorge spontanea. Come fa l’azienda francese a tenere i prezzi così bassi? La risposta è semplice, rinunciando a buona parte dei margini di guadagno, che peraltro nel settore sono già ridotti all’osso, circa 14 centesimi su ogni litro di benzina. E dov’è la convenienza? Semplice, nel fatto che il fruente medio quando va a fare benzina poi sarà più invogliato a fare la spesa trovando subito posto per parcheggiare la macchina o viceversa. Non contando poi i premi fedeltà. Ogni tot di litri vengono “regalati” buoni spesa utilizzabili proprio nel supermercato che stà a pochi passi da noi. La strategia è evidentemente corretta, infatti, nel giro di dieci anni si è passati dall’aprire la prima stazione di benzina sperimentale a Curno, in provincia di Bergamo, per poi passare alle attuali 27 sparse per tutto lo stivale. Il problema dei margini di guadagno è la base dei continui aumenti del prezzo della benzina. In Italia, infatti, ben oltre la metà del prezzo della benzina e del diesel è determinato dalle tasse e dalle tasse sulle tasse, un meccanismo presente in tutta Europa, ma che da noi viene applicato all’ennesima potenza, portando il dislivello dei prezzi a più di 22 centesimi per litro. Del resto è noto che le entrate derivanti dai carburanti, sono quelle più sicure e ricorrenti per le casse dello Stato, che senza di esse si troverebbero prive di un flusso di denaro fresco e costante.

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