Turismo in Italia, gli stranieri spendono più degli italiani all’estero

Turismo in Italia, gli stranieri spendono più degli italiani all’estero@shuttershock

Gli ultimi dati di Bankitalia fanno emergere un fenomeno importante sul turismo in Italia: gli stranieri, nel nostro Paese, spendono più degli italiani all’estero. A distinguersi sono soprattutto gli stranieri che non provengono dall’Unione europea.

Sono loro che spendono quasi il doppio rispetto a chi dall’Italia si sposta fuori dai confini per passare le vacanze estive. A dirlo sono i numeri sul turismo internazionale, secondo i quali a maggio 2025 la bilancia dei pagamenti ha registrato un surplus di 2,6 miliardi di euro. Una cifra in lieve calo rispetto allo stesso mese dell’anno scorso.

Tutti i numeri a confronto

Le entrate del turismo in Italia, che corrispondono alla spesa dei viaggiatori stranieri, sono state pari a 5,2 miliardi di euro, in aumento  dello 0,5% rispetto al 2024 Le uscite, invece, e cioè la spesa degli italiani all’estero, hanno raggiunto i 2,6 miliardi, in crescita del 10,5%. Ecco spiegato, quindi, il surplus della bilancia turistica di oltre a 2,5 miliardi di euro. Analizzando il trimestre di riferimento, le entrate turistiche sono aumentate del 5,4% rispetto allo stesso periodo del 2024, mentre le uscite sono cresciute del 7,3%.

Questo vuol dire che la spesa in Italia dei viaggiatori extra-Ue è aumentata del 6,8%, superando quella dei turisti provenienti dall’Unione e crescendo di oltre quattro punti percentuali. Per gli italiani, l’incremento della spesa all’estero è stato più equilibrato. Si è registrato un +7,5% per quanto riguarda le destinazioni europee e un +7% in quelle che non rientrano nell’Unione.

Le scelte degli italiani

Secondo un focus dell’Osservatorio Turismo Confcommercio in collaborazione con Swg, gli italiani in vacanza ad agosto spenderanno 975 euro pro capite, per un totale di 17,6 miliardi ri euro e più di 18 milioni gli italiani. Il mare rimane la meta preferita per il 26% degli intervistati, l’11% opta per la montagna e una percentuale analoga per le destinazioni immerse nella natura. Parola d’ordine: relax lontano dal turismo di massa. Subito dopo vengono scelte le città d’arte, i piccoli borghi, le campagne, laghi e crociere.

Tuttavia, a causa del carovita, il 68% degli italiani resterà nel Paese, ma ben 4 su 10 si sposteranno oltre la propria regione, dimostrando un dinamismo interno che rafforza le economie locali. Il 32% sceglierà l’estero, anche se solo 1 su 10 volerà fuori Europa. Chi non si sposta, forse, opterà per una giornata al mare, anche se la presenza in spiaggia è molto diminuita rispetto agli altri anni.

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