Pnrr: ecco i Ministeri italiani che sfruttano di più i fondi Ue

Il ritmo di spesa dovrebbe triplicare per sperare di riuscire a ottenere tutti i 194,4 miliardi di euro messi a disposizione dal Piano nazionale di ripresa e resilienza entro due anni

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Il Pnrr mette a disposizione 194,4 miliardi di euro complessivi: attualmente la Ragioneria dello Stato ne ha rendicontati solo 45,6 miliardi, il 23% del totale. Finora, il ministero italiano che si è ‘comportato meglio’ nell’impiego dei fondi è quello delle Imprese e del Made in Italy, avendo impiegato al 31 dicembre 2023 il 70% delle risorse a esso indirizzate per il periodo 2020-2026.

Chiudono il podio al 49,8% la Presidenza del Consiglio, con le Politiche Giovanili, e al 49% il Ministero degli Esteri. Seguono il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica con il 40,4% e la Giustizia amministrativa con il 35,7%. Il fanalino di coda è la sezione Affari Regionali e Autonomie della Presidenza del Consiglio con lo 0,80%.

Nella giornata di giovedì 22 febbraio, il ministro degli Affari europei, Raffaele Fitto, ha presentato la relazione sull’attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza. Il documento, si precisa in un articolo del Corriere della Sera, non specifica quante risorse siano ancora da assegnare, quante siano già state assegnate ma non ancora bandite, aggiudicate, realizzate o rendicontate.

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Fonte: Elaborazione del Corriere della Sera su dati della Presidenza del Consiglio – Tabella dal Corriere della Sera di venerdì 23 febbraio 2024

Secondo un’analisi del quotidiano, per ottenere tutto l’ammontare dei fondi possibili dall’Unione europea, il ritmo di spesa dovrebbe triplicare: le amministrazioni hanno tempo fino alla metà del 2026 per impiegare i restanti 151 miliardi.

Si stima che l’Italia dovrebbe spendere circa 60 miliardi di euro all’anno ma la missione sembra difficilissima, soprattutto tenendo in considerazione il fatto che negli ultimi anni il nostro Paese ha speso in media tra i 20 e i 25 miliardi ogni 12 mesi.

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