L’Ue dice no al cubo di Rubik come marchio registrato

L'Ue dice no al cubo di Rubik come marchio registrato© Shutterstock

Il Tribunale Generale dell’Unione Europea ha confermato l’annullamento della registrazione come marchio della forma del cubo di Rubik nell’UE, ritenendo che le sue caratteristiche essenziali rispondano a una funzione tecnica. Secondo la corte, ciò impedisce che tale forma possa beneficiare della protezione offerta da un marchio registrato.

La sentenza rappresenta un nuovo capitolo in una lunga battaglia legale iniziata nel 2013, quando l’azienda tedesca Verdes Innovations impugnò presso l’Ufficio dell’Unione Europea per la Proprietà Intellettuale (Euipo) diversi marchi richiesti dalla britannica Spin Master Toys tra il 2008 e il 2012, relativi a rompicapi tridimensionali a forma di cubo.

Perché il cubo di Rubik non può essere un marchio registrato

L’Euipo ha finito per dare ragione a Verdes Innovations, ritenendo che la forma del cubo, con le sue caratteristiche geometriche, rispondesse a un criterio tecnico e non a un’identità di marchio. Tuttavia, l’azienda britannica ha portato il caso davanti ai tribunali europei, sostenendo che la combinazione di forma e colori dovesse essere considerata distintiva e che non tutte le sue caratteristiche fossero necessarie al funzionamento del rompicapo.

Nella sentenza odierna, il tribunale con sede a Lussemburgo conclude che i colori specifici sulle sei facce del cubo e la loro disposizione non costituiscono elementi essenziali per definire il marchio. Anzi, sottolinea che tali aspetti rivestono un’importanza secondaria rispetto agli elementi strutturali del design.

“La forma del cubo, la sua struttura a griglia e la differenziazione delle facce sono i veri tratti essenziali” che impediscono che il design possa essere registrato come marchio, afferma il tribunale. Aggiunge che l’uso di sei colori differenti su ciascuna faccia è connaturato alla forma rappresentata e, pertanto, non rafforza il carattere distintivo della stessa.

Con questa decisione, la giustizia europea riafferma il principio secondo cui una forma dettata dalla sua funzione tecnica non può essere monopolizzata attraverso la registrazione come marchio, trattandosi di un uso che ostacolerebbe la concorrenza in un mercato basato su prodotti funzionali.

La sentenza può essere impugnata presso la Corte di Giustizia dell’Ue, ma per il momento rappresenta un duro colpo per Spin Master Toys, che puntava a mantenere l’esclusiva sul design dell’iconico rompicapo.

Resta sempre aggiornato con il nuovo canale Whatsapp di Business People
© Riproduzione riservata