Chi prenderà il posto di Luca de Meo alla guida di Renault?

Chi prenderà il posto di Luca De Meo alla guida di Renault?L'ormai ex Ceo di Renault, Luca de Meo

Il Gruppo Renault accelera la ricerca di un nuovo amministratore delegato dopo l’annuncio ufficiale dell’uscita di Luca de Meo, che lascerà l’incarico il prossimo 15 luglio per entrare nel gruppo del lusso Kering. Con la sua partenza, la casa automobilistica francese si trova a dover prendere una delle decisioni strategiche più importanti degli ultimi anni.

Il cambio al vertice arriva in un momento cruciale per l’industria automobilistica europea, segnata dalla transizione energetica, dall’ascesa dei veicoli elettrici e dalla pressione dei costruttori cinesi. Il Consiglio di Amministrazione, presieduto da Jean-Dominique Senard, avrà l’ultima parola e sta valutando sia profili interni che esterni per ricoprire il ruolo.

Profili interni: continuità con la strategia “Renaulution”

Uno dei nomi che ha acquisito maggiore forza è quello di François Provost, attuale direttore degli Acquisti e degli Affari Pubblici, e uomo di fiducia di De Meo. La sua nomina rappresenterebbe la continuità della strategia Renaulution, che ha permesso a Renault di migliorare i margini e consolidare la sua leadership nel settore elettrico in Europa.

Un altro profilo forte è quello di Fabrice Cambolive, direttore del marchio Renault dal 2023. Sotto la sua guida, il brand ha lanciato 14 nuovi modelli, incluso il fortunato Renault 5 elettrico, uno dei più venduti del continente. Il suo approccio focalizzato sul prodotto e sull’elettrificazione lo rende un candidato ideale nel caso si dia priorità all’innovazione commerciale e all’offensiva nei veicoli elettrici.

Altro nome in evidenza è Denis Le Vot, alla guida di Dacia e della catena di fornitura del gruppo. Ingegnere formatosi alla Scuola delle Miniere di Parigi, Le Vot ha consolidato il marchio rumeno come il leader di vendite in Europa con modelli come la Sandero, coniugando efficienza industriale, leadership commerciale e una visione globale dopo le esperienze in mercati come Russia, Turchia e Stati Uniti.

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Guardare all’esterno: scommesse internazionali con esperienza nell’elettrificazione

Se Renault decidesse di rompere con la continuità, potrebbe puntare su un profilo esterno. Tra i più accreditati c’è Wayne Griffiths, ex Ceo di Seat e Cupra ed ex presidente dell’associazione Anfac. Durante la sua permanenza nel Gruppo Volkswagen, Griffiths ha guidato lanci chiave come Cupra Born e Tavascan, e ha avuto un ruolo attivo nelle negoziazioni con Bruxelles sulla regolamentazione delle emissioni.

Un’altra opzione esterna è Maxime Picat, attuale direttore degli Acquisti di Stellantis ed ex Ceo di Peugeot. Laureato anch’egli alla Scuola delle Miniere di Parigi, Picat è un profilo con una profonda conoscenza del mercato europeo e asiatico, particolarmente strategico per le alleanze con costruttori come Nissan e Geely, con cui Renault mantiene joint venture chiave.

Un’eredità solida e un futuro incerto

L’uscita di Luca de Meo fissa uno standard molto elevato. In cinque anni è riuscito a stabilizzare un gruppo colpito dalla crisi dopo lo scandalo Carlos Ghosn, a rilanciare la gamma con modelli competitivi e a posizionare Renault tra i leader dell’elettrificazione industriale con progetti come il polo Electricity in Francia.

Tuttavia, il settore vive tempi turbolenti: dazi sulle importazioni cinesi, rallentamento della domanda e una trasformazione tecnologica senza precedenti. Il nuovo Ceo dovrà mantenere l’equilibrio tra competitività, elettrificazione e redditività, in un contesto sempre più incerto.

La decisione del consiglio potrebbe essere annunciata prima del 15 luglio oppure prevedere un periodo ad interim con Senard come Ceo temporaneo, un’opzione considerata meno auspicabile in un momento così delicato per il settore automobilistico europeo.

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