Abiti su misura dal taglio classico e rifinito a mano. Dal sapore vintage, ma rivisitato in chiave moderna grazie a tessuti hi tech, leggerissimi e innovativi. Questa la proposta per il prossimo inverno lanciata all’81° Pitti Immagine Uomo. Un’edizione che ha faticato a decollare. Benché il salone fiorentino rimanga la fiera di moda maschile più importante a livello mondiale (1.100 circa i brand presenti, il 38% dei quali stranieri) e i buyers accorsi siano stati circa 7.400, l’affluenza è stata minore, anche se di poco, rispetto agli anni passati. Nella Fortezza da Basso la crisi che stiamo attraversando era palpabile; anche gli allestimenti degli spazi esterni erano piuttosto modesti. Meno code per la registrazione e stessi problemi delle scorse edizioni nell’uso degli apparecchi tecnologici, dagli smartphone ai tablet. Nonostante ciò, Pitti Uomo rimane un appuntamento importante; la sfida del Made in Italy comincia (anche) da qui. Malgrado la produzione in Italia sia in calo, proprio dall’export si attendono i maggiori risultati. A legare quasi tutte le collezioni proposte è il concetto di sartorialità. Si punta su giacche – che si confermano il must have del look maschile – e completi dai tagli classici e fit impeccabile. Non mancano cult del passato riproposti in chiave contemporanea, spingendo sull’innovazione dei materiali. Il blu, da sempre considerato colore primaverile, è invece quello più presente nelle collezioni per il prossimo autunno/inverno, mentre un capo che non mancherà nell’armadio è il montgomery. L’allacciatura ad alamari contagia anche la maglieria dove troviamo modelli realizzati con lane grosse ma soffici. Gli echi delle highlands scozzesi e delle sue manifatture si ritrovano nei caldi maglioni, rassicuranti come quelli fatti a maglia dalle nostre nonne. Si confermano i tessuti tecnici, con cuciture termosaldate, ma senza dubbio la lana, in tutte le sue varianti, è il materiale più presente. Pesante per cardigan e pullover, leggera in versione cashmere per rivestire bomber, giacconi e piumini; in tweed per le giacche, dal gusto retrò, oppure in versione “cotta” per rivestire gli interni. I colori accesi e fluo si posano solo sui capi pensati per i giovani o su quelli da indossare sulle piste da sci. I pantaloni, ancora dalle linee asciutte, hanno per lo più il risvolto e prediligono flanella, cotone o lana, in tinta unita, così come nelle stampe check e Principe di Galles. Da vero english man.
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