Il golf ha perso la sua voce, Mario Camicia è morto

Il cronista si è spento dopo una lunga malattia. Aveva 70 anni. Per tre decenni ha raccontato le sfide, i campioni e le curiosità dei più importanti green del Mondo

Lutto nel mondo del golf. È morto Mario Camicia, il commentatore televisivo che per trent’anni ha raccontato imprese, sfide, protagonisti e curiosità dai green di tutto il Mondo: dalle imprese di Costantino Rocca agli ultimi successi del golf italiano targati Molinari (Edoardo e Francesco) fino all’ascesa del baby campione Matteo Manassero. Nato a Milano il 31 luglio 1941, Mario Camicia era innanzitutto un grande appassionato di golf, ex nazionale juniores, era divenuto poi fotografo professionista. Dalle immagini alla parola, Mario Camicia inizia la sua avventura nel giornalismo collaborando con la Rivista della Federazione Italiana Golf negli anni ‘60 prima di essere il co-fondatore del Periodico del golf italiano. In seguito cura diverse edizioni degli Internazionali d’Italia per poi diventare direttore-coordinatore del Torneo fino al 1992. L’approdo nel piccolo schermo avviene nel 1982, prima per le reti Mediaset poi per Telepiù e Sky. Tra le sue attività anche la direzione della rivista Il Grande Golf e il periodico specializzato Golf&Turismo e le collaborazioni per quotidiani quali Il Giornale e La Gazzetta dello Sport. «Mario Camicia era la ‘voce’ del golf italiano – ricorda Franco Chimenti, presidente della Federgolf – I suoi articoli sui giornali e le sue telecronache su Sky hanno dato un contributo determinante alla conoscenza e alla diffusione del nostro sport, al di là della cerchia dei giocatori e dei praticanti. Con lui il golf perde un grande sostenitore e tutti noi perdiamo un grande amico, compagno di tante avventure in Italia e all’estero». I funerali si svolgeranno giovedì 29 dicembre a Milano, ore 11, nella Chiesa di Santa Maria delle Grazie.

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